sabato 27 dicembre 2008

Ancora libri....

E procediamo con le mini-recensioni dei libri che ho letto ultimamente e di cui ho voglia di parlare.

Mondo senza fine di Ken Follett: questo libro è rimasto sul mio comodino quasi un anno e solo all'inizio di dicembre l'ho "affrontato". Non so bene perchè, ma aveo l'idea che non sarei riuscita a leggerlo. Forse era per il buon ricordo che ho di "I Pilastri della Terra", letto ormai più di 10 anni fa. O, molto più probabilmente, era l'idea di trovarmi davanti all'ennesimo libro-evento che poi mi avrebbe lascaito con in bocca il sapore del "potevo non leggerlo, che era meglio".
nvece questo ultimo libro di Follett mi è piacuto, la lettura mi ha catturato e mi sono travata a fare iltifo per Caris e il suo amato lungo tutte le 1400 pagine. Come sempre con Follett, la trama è molto intrecciata, numerosi personaggi con vari contatti tra di loro, vari colpi di scena ben costruiti e non banali. I personaggi sono ben caratterizzati, specialmente nele sfacettture ambigue e doppie.
Come in molti altri casi con questo autore, forse non sarà grandissima letteratura ma è sempre una piacevole lettura di svago.

La sovrana lettrice di Alan Bennett: ho conosciuto questo libro grazie al commento di Dolceluna su Anobii e lo stesso pomeriggio l'h visto in biblioteca. Potevo non portarlo a casa? Detto, fatto. E letto. In fondo sono slamente 95 pagine e in una sera lo si gusta tutto. Soprattutto perchè parla di libri, lettura e di cosa si può trovare nei libri. Ma dato che la lettrice è Sua Maestà la Regina Elisabetta, le cose non sono facili. Perchè intorno a lei scatterà sorpresa e disapprovazione. Intanto la regina sarà contagiata dal virus che hanno molti lettori, quello di voler trasmettere il virus stesso a tutti quelli che si incontrano. é un vero gioiellino il modo in cui l'autore ci mostra il lato in qualche modo comico di una Regina che si appassiona a un'attivtà così "comune" e, insieme, al lato umano e intimo che si arricchisce proprio grazie ai libri. Inoltre l'autore fa apprezzare la libertà di leggere che abbiamo e che diamo per scontata.

lunedì 22 dicembre 2008

Fine 2008

Dopo un sacco di tempo (visto quanto è faccio prima a non fare i conti :P ), eccomi qui a scrivere un post sul mio blog. Ok, facebook è davvero una droga e sottrae un sacco di tempo. Ma la fine dell'anno è vicina e ho pensato di mettere un po' in ordine, anche sul mio blog che da metà dell'anno ad ora ho davvero trascurato. In effetti ho trascurato molto anche le letture: estate con la testa lontana... e poi ho infilato un libro dopo l'altro che non mi hanno per nulla entusiasmata.
Ma andiamo con ordine: un po' di news sui libri. A metà anno ho lasciato praticamente tutte le sfide tranne quella dei 50 libri per un anno... ho capito che, sebbene trovo molto interessanti queste sfide e grandissima fonte di titoli e suggerimenti (come se ce ne fosse poi bisogno!!),faccio davvero fatica a seguire una lista prestabilita per un tempo lungo. Perchè, come sempre per me, la lettura segue vie e pensieri anche laterali, strani, secondo il momento e le cose che intorno mi ispirano, che voglio conoscere,... Quindi mi sa che d'ora in poi farò una maggiore selezione sulle proposte di sfide.
Per quanto riguarda la sfida dei 50 libri per un anno, mi sa che non riesco a vincerla. Sono a quota 44 libri finiti; uno è in dirittura d'arrivo... manca poco, ma non penso di leggerne altri 5 nell'ultima settimana dell'anno. Specialmente perchè ho ben presente alcuni dei libri che ho sul comodino in attesa e che voglio leggere al più presto XD
Ma parliamo di libri, che è meglio:
Il mercante di schiavi di Juan Bonilla. Ho letto questo romanzo dopo aver conosciuto l'autore per un librettino molto carino. Ben scritto, moolto coinvolgente a livello emotivo e morale per il tipo di lavoro che fa il protagonista, che porta il lettore a chiedersi molte volte dove si trova davvero la linea tra il giusto e lo sbagliato.... In questo caso è difficile dire qualcosa del libro senza svelare troppo della trama: il protagonosta fa un lavoro particolare, cioè salva vite umane oppure il mercante di schiavi. E molto del romanzo si trova in queste due definizioni. La cosa che mi ha sorpreso è aver scoperto che su Anobii sono l'unica ad aver letto questo bel romanzo :| Un vero peccato, perchè secondo me merita (e non lo dico solamente perchè l'autore è di lingua spagnola: giuro!).
La pergamena della seduzione di Giocanda Belli. Ho comprato questo libro in stazione fidandomi del nome dell'autrice che mi era piaciuta molto in La donna abitata. La storia di Isabella di Castiglia è molto affascinante e interessante, anche perchè metà del libro io l'ho letto in Spagna e mi sentivo vicina ai luoghi descritti. Lei è una donna forte, che combatte in vari modi per la sua famiglia, ma il suo comportamento non è letto in questo modo dagli uomini dell'epoca. In qualche modo è originale anche il modo in cui la storia del passato è portata nel presente, attraverso una ragazza che assomiglia così tanto a Isabella... poi però la storia diventa troppo finta, forzata. Non so bene cosa dà questa sensazione, ma c'è uno squilibrio tra la parte nel presente e quella nel passato. Questa seconda è molto più curata, sentita a livello emotivo, che rende partecipe il lettore, tanto che poi ci si scorda della parte del presente. Per non dire poi qualcosa sul finale... che vi risparmio proprio!!
Le notti di Salem di Stephen King. Questo libro è arrivato a me per caso: era da tanto che lo volevo leggere anche se ormai da circa dieci anni ho smesso di leggere King (non perchè non mi piaccia, ma solo perchè è finita quell'epoca credo), ma non riuscivo a trovarlo. Da quello che avevo letto pensavo parlasse di streghe e del famoso processo di Salem, ma invece questo non c'entra assolutamente nulla... a fidarsi delle recensioni di certa gente!!! Ma è un'ottima storia di vampiri, costruita come sempre molto bene dal maestro dell'orrore!
Per ora basta, ma a presto altre news :)

mercoledì 26 novembre 2008

50 libri per un anno- Lista

Ecco qui la lista dei libri che partecipano a questa sfida (indico con la numerazione 00 quelli letti ma che non saranno conteggiati, per motivi vari, nella sfida):

00- "Venti di quaresima" di Fuentes L. Padura
01- "Io sono, io sei, io è" di Juan Bonilla
02- "La fabbrica del consenso" di Noam Chomsky e Edward S. Herman
03- "Psicologia giuridica" di De Leo e Patrizi
04- "Moby Dick" Herman Melville (vol I)
05- "Diatriba d'amore contro un uomo seduto" di Gabriel Garcia Marquez
06- "Le irregolari. Buenos Aires Horror Tour" di Massimo Carlotto
07- "L'inferno di Ciudad Juarez" di Victor Ronquillo
08- "Antartico" di F. Coloane
09- "Io sono leggenda" di Richard Matheson
10- "Armi, acciaio e malattie. Breve storia del mondo negli ultimi tredicimila anni" di Jared Diamond
11- "Suspense. I più bei racconti gialli degli ultimi cento anni" a cura di Jeffrey Deaver
12- "Il Paese del Carnevale" di Jorge Amado
13- "Vagabonding" di Rolf Potts
14- "Il quarto enigma" di Daniel Chavarria
15- "Dalia Nera" di James Ellroy
16- "Carmilla. La fanciulla vampiro" di J. Sheridan Le Fanu
17- "I santi innocenti" di Claudio Camarca
18- "A testa in giù" di Eduardo Galeano
19- "Collasso. Come le società scelgono di morire o vivere" di Jared Diamond
20- "Into the minds of madmen" di AAVV
21- "Cattivi genitori" di Stefano Cirillo
22- "Diario di scuola" di Daniel Pennac
23- "Scarpe azzurre e felicità" di Alexander McCall Smith
24- "La donna abitata" di Gioconda Belli
25- "Barbari" di Alessandro Baricco
26- "Heranush mia nonna" di Fethiye Cetin
27- "Il buoi oltre la siepe" di Harper Lee
28- "L'eleganza del riccio" di Muriel barbery
29- "Il mercante di schiavi" di Juan Bonilla
30- "Il meglio che possa capitare a una brioche" di Pablo Tusset
31- "Prigioniera a Teheran" di Marina Nemat
32- "La ragazza e l'inquisitore" di Nerea Riesco
33- "Intelligenza e pregiudizio" di Stephen Gould
34- "Che casino la mia vita" di Karen Templeton
35- "Palazzo Yacoubian" di 'Ala al-ASwani
36- "Il cavaliere d'inverno" di Paullina Simons
37- "La pergamena della seduzione" di Gioconda Belli
38- "Due vite" di Vickram Seth
39- "Il discepolo" di Elizabeth Kostova
40- "Le notti di Salem" di Stephen king
41- "Mappe per amanti smarriti" di Nadeem Aslam
42- "I quaderni del pianto" di Marcela Serrano
43- "I numeri del terrore" di Napoleoni e Bee
44- "La tutela del minore" di Ghezzi e Vadilonga
45- "Mondo senza fine" di Ken Follett
46- "La sovrana lettrice" di Alan Bennett
47- "Capitano Alatriste" di Arturo Perez-Reverte
48- "Complotto contro l'America" di Philip Roth

domenica 31 agosto 2008

Prima di ricominciare...

E rieccomi.... dopo due mesi e rotti senza pubblicare nemmeno un post.
Oggi ultimo giorno di ferie, domani si ricomincia a lavorare... e così vedo di approfittarne per mettere un po' d'ordine tra varie cose (sia reali che virtuali..). Per cominciare, ho aggiornato la mia lista di libri del 2008. La sfida dei 50 libri in un anno procede: sono a quota 37 finiti... devo però confessare che le letture di agosto non mi hanno entusiasmata e, come ogni anno, il mese di luglio è stato mooolto scarso in fatto di letture.
Al più presto pubblico qualcosa sulle mie vacanze in Spagna: per ora dico solo che mi è piaciuto moltissimo come paese (anche se non si capiva mai a che ora era giusto andare a mangiare :P), ho visto tantissime cose interessanti, ho usato il mio povero spagnolo non quanto avrei voluto ma almeno ci ho provato.
A settembre nuovo inizio, specialmente a livello lavorativo... e non vedo l'ora!

martedì 24 giugno 2008

Premio brillante weblog 2008

Ecco, per la prima volta mi hanno nominata per un premio... e quindi ecco qui il post come da *regolamento*.
Sono stata nominata da alhcim81 che ringrazia tanto per questo :D
Il premio Brillante Weblog 2008 è attribuito a quei blog che si sono distinti per i contenuti o per l'estetica, con l'intento di promuoverli e incoraggiarne la diffusione virtuale.

Le regole sono queste:
1. Chi viene "nominato" deve scrivere un post sull'argomento, citando l'autore della nomina e indicando il link del suo blog.
2. Nominare a propria volta almeno 7 blog, indicandone nell'articolo i link e avvisando i loro gestori del premio.
3. Esibire, ma questo è facoltativo, il profilo-foto di chi ha nominato e di chi è stato nominato.

Ecco le mie nomine:
Dimmi, cosa leggi?
The Cottage
::Mediamente isterica::

Duccio Blog
17laura

sempre Hermione Ginny
Amazing Readers

domenica 22 giugno 2008

Prigioniera a Teheran

Come avevo scritto al ritorno dalla Fiera del Libro, volevo leggere Prigioniera a Teheran dopo aver assistito alla sua presentazione con l'autrice. Qui, in pochissime parole, ciò di cui tratta:
Due anni, due mesi e dodici giorni nella prigione di Evin. Giorni, mesi, anni scanditi dalla violenza, dall'umiliazione, dalla paura e dalla morte. Fino a una nuova nascita. La storia di Marina, giovane studentessa incarcerata a Teheran nel terzo anno di regime del-Payatollah Khomeini. Una storia di odio e dannazione, ma anche di amore e di resurrezione, dove il bene e il male finiscono col confondersi, per testimoniare la follia di tutte le tirannie.
****Contiene spoiler****
Devo dire che insieme a Leggere Lolita a Teheran questo libro riesce a farci entrare, anche se sempre in maniera relativa, nella vita quotidiana di una dittatura come quella iraniana. I due libri possono essere in qualche modo complementari. Infatti la Nemat ci fa conoscere la realtà della prigione femminile, un luogo normalmente poco conosciuto nella democrazia, e praticamente taciuto (ancor più della prigione maschile) in caso di dittature.
La descrizione che l'autrice fa del suo periodo in carcere è comunque delicata: molte cose sono appena accennate e si comprendono per intuizione, creando così un libro che è in grado di raccontare la tortura senza essere eccessivamente pesante e di impatto per il lettore.
A chi è abituato a pensare la famiglia come protettiva, accudente e rassicurante, farà forse fatica ad identificarsi con i genitori di Marina Nemat, che non mostrano comprensione e a volte sembra nemmeno interesse per quanto le sia accaduto. Ma come lei stessa ha ben spiegato: la dittatura entra anche nelle relazioni familiari e nessuno vuole realmente sapere cosa è accaduto, in modo da non *doverci fare i conti realmente*.
Devo dire che mi sono dovuta un po' documentare al di fuori del racconto per comprendere certi episodi: molti eventi sono relativi alla mia prima infanzia, possibile che siano così distanti, così poco conosciuti? (ok, una certa dose di ignoranza mia e solo mia ce la metto anche...).

venerdì 20 giugno 2008

Estate 2008

Questo è il piano per l'estate 2008: alla fine ce l'ho fatta, ho programmato le tappe e sono riuscita a prenotare gli ostelli e i mezzi di trasporto principali (grazie renfe.es, mooolto più comprensibile del sito di Trenitalita!!). Sono un po' di città, é vero ma quest'anno è all'insegna del movimento :)



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giovedì 29 maggio 2008

Il buio oltre la siepe

Dopo quasi un anno di attesa nella mia Wish List, dopo aver faticato un filo a farmelo prestare da un'amica, sono riuscita a leggere Il buio oltre la siepe di Harper Lee!!
Il libro affronta un tema difficile e scottante come il razzismo nel Sud degli Stati Uniti negli anni '30, ma lo sgurado narrante di Scout, una bambina, dà un taglio particolare al racconto mostrando come i pregiudizi abbiano in realtà poco senso e si scontrano con il senso di giustizia. Il razzismo c'è, si respira nel racconto che la bambina fa di quell'estate ma non è mai troppo evidente, né è riportato con episodi diretti ed espliciti.Il che fa anche capire come serpeggia tra di noi il razzismo: anche non far nulla davanti alle ingiustizie è mettersi dalla parte errata e ci si prende comunque una certa dose di responsabilità sociale.
La scrittura è molto pulita, scorrevole e riesce a rendere benissimo il punto di vista di una bambina. Tra i personaggi ho adorato Calpurnia (già solo per il nome), la domestica di colore in casa di Atticus che fa in qualche modo da vice-mamma ai due bambini: descritta dalla bambina in termini spesso negativi, si legge sotto un forte affetto per questa figura che accompagna e aiuta i bambini a comprendere il pregiudizio verso i neri per tutta la vicenda.
Una frase all'inizio del libro è fantastica e non si può non essere d'accordo con Scout se si amano i libri: "Fino a quando non mi minacciarono di non lasciarmi più leggere, non seppi di amare la lettura. Si ama, forse, il proprio respiro?"
Solo ora che ho letto il titolo originale ho capito la copertina del libro...

La donna abitata

Ormai ho finito di leggere questo libro da un po' di tempo, ma volevo scriverne sul mio blog e solo ora ci riesco. Ho comprato La donna abitata alla Fiera di Torino e devo dire che sono stra-felice dell'acquisto.
Chi mi conosce un minimo sa che mi piace la letteratura sudamericana, ma non avevo ancora letto nulla di Gioconda Belli sebbene in molti me ne avessero parlato molto bene. Qualche notizia sulla sua vita Link .
In pochissime righe, per non rovinare a nessuno la sorpresa su questa storia, si può dire che:
La donna abitata è il romanzo della rivoluzione sandinista. E' la storia di due donne, vissute in epoche diverse, la prima un'india che combatte contro i conquistadores e la seconda una donna moderna che vive sotto una feroce dittatura centramericana. Le loro vite s'incontrano magicamente nell'amore e nella guerriglia.
Anche in questo libro del Sud America si ritrova il realismo magico, un mix di leggenda e realtà che Belli rende davvero armonioso attraverso tutto il libro e che mi ha catturato molto fin dalle prime pagine. Leggendo su internet alcuni commenti al libro ho trovato una frase su un blog che mi ha colpito: "mi ha cambiato la vita. Mi ha reso consapevole del mio diventare donna, del mio ESSERE donna (che non è ciò che vediamo quotidianamente in tv o sui giornali!), delle passioni che spesso motivano scelte di vita difficili. E dell'intensità, della passionalità stessa della vita!"
Ecco, il libro fa vedere come cresce una donna, come si appassiona a un'ideale che le sembrava così lontano, che comincia a credere che si possa fare qualcosa per cambiare anche una dittatura. Siamo ancora in grado di pensare che si possano cambiare le cose e che lo possiamo fare, in qualche modo, anche noi in prima persona?

domenica 18 maggio 2008

In Portogallo si parlerà "brasiliano"

Leggo oggi, sul sito del Corriere, questo aritcolo:

Il Parlamento di Lisbona approva il progetto: si adegua la lingua agli standard dell'ex colonia

RIO DE JANEIRO - È la lingua degli enigmi di José Saramago, o sussurrata al suono struggente del fado, ma è soprattutto quella urlata dalle mulatte di Jorge Amado e resa bossa nova da Vinicius de Moraes. Solo una decina di milioni di persone parlano portoghese là dove la lingua nacque, mentre nel resto del mondo sono ben 220, in gran parte brasiliani: era abbastanza scontato che chi dovesse soccombere nel processo di unificazione della lingua fosse proprio il Portogallo, e così è avvenuto. Non senza una certa fatica, venerdì il Parlamento di Lisbona ha approvato un accordo ortografico tra gli otto Paesi al mondo dove si parla portoghese. Oltre a Portogallo e Brasile, ci sono le ex colonie di Angola, Mozambico, Capo Verde, Timor Est, Guinea-Bissau e São Tomé e Principe. Nulla di davvero radicale — i cambiamenti riguardano solo una parte dell'ortografia — ma il Portogallo ci ha messo una decina di anni per cedere. Quasi tutte le modifiche spostano le regole verso l'uso brasiliano della lingua, assai semplificato da secoli.

Alla capitolazione si sono opposti fino all'ultimo i puristi dell'idioma, che hanno consegnato una petizione di 33.000 firme ai deputati di Lisbona affinché bocciassero la riforma. Ma non c'è stato niente da fare. Anni fa, quando una commissione fissò le nuove regole, venne deciso che l'applicazione sarebbe scattata con l'approvazione di soli tre Paesi, tra i quali non necessariamente il Portogallo. Poi, però, si è ritenuto doveroso aspettare il suo sì: «Siamo i padri della lingua portoghese, non i suoi padroni », ha detto il deputato Nuno Melo al momento di votare. In Brasile, con un certo orgoglio, si è commemorata la svolta ricordando che cade nell'anno del 200esimo anniversario dello spostamento della Corte reale da Lisbona a Rio de Janeiro, in fuga da Napoleone nel 1808. La colonia che diventava impero. Le modifiche ortografiche riguardano soprattutto accenti e trattini e l'eliminazione di lettere che nella pronuncia corrente sono andate perdute. Un esempio su tutti è la parola «selezione », che si scriverà ovunque «seleção», come i brasiliani chiamano tra l'altro le proprie squadre nazionali. Chi cambia di più è il Portogallo, con l'1,4 per cento delle parole contro appena lo 0,4 del Brasile. Su alcuni vocaboli, in mancanza di accordo, le differenze sui due lati dell'Atlantico verranno mantenute. Così come, ovviamente, sulla lingua di tutti i giorni, che differisce assai di più che quella ortografica. Probabile che traduzioni e doppiaggi di film restino separati, come già avviene adesso.

Nella tv, invece, l'egemonia della telenovela brasiliana non lascia scampo: già da decenni i portoghesi si sono abituati all'accento cantato dell'ex colonia, sui teleschermi per diverse ore al giorno. I fautori della riforma sostengono che i benefici saranno notevoli: dall'uniformità nelle ricerche via Internet al linguaggio giuridico internazionale. Una antica aspirazione lusofona è quella di vedere la propria lingua tra quelle ufficiali all'Onu (attualmente sono sei: inglese, mandarino, arabo, francese, russo e spagnolo). Chi invece non pare appassionarsi al tema e non vuole polemizzare è proprio José Saramago: «Io continuerò a scrivere come sempre - ha detto - Poi sarà un problema dei correttori di bozze».

Un po' mi dispiace... ora proverò a cercare sui siti portoghesi in che cosa consistono le novità ortografiche. Già i miei errori nello scrivere aumentano (un po' per forza di cose, non avendo molte occasioni di fare pratica), così spero non sia lo scatafascio....



sabato 17 maggio 2008

Diario di scuola

Altro libro... tra poco prometto che provo a cambiare genere di post (ok ho detto la scemenza della settimana, temo).

Mi hanno regalato al mio compleanno Diario di scuola di Daniel Pennac e solo il weekend scorso sono riuscita a leggerlo (in pratica ho letto la maggior parte del libro tornando dalla Fiera di Torino :P ).
"Si può insegnare con passione? Ed essere asini è una condanna a vita?" Queste sono le due domande base del libro di Pennac... e lui ne parla da dentro, sia da ex professore sia da ex-asino a scuola. Quindi con una prospettiva personale e, devo dire, unica per quanto riguarda i libri sulla scuola.Quando mai ci si interessa degli alunni che non capiscono? Si pensa che abbiano difficoltà? che la cosa li faccia star male? che al di là di ogni loro tentativo non ci riescono e che quello che ci dicono non sono solo banali scuse? E che peso hanno i comportamenti che gli adulti mettono in atto con loro? Ecco, a tutte queste cose Pennac da un peso e riporta come bisogna cominciare a spostare la prospettiva del sistema scolastico: il *target* (parola che va tanto di moda) non sono gli alunni che riescono bene e sono motivati, ma proprio quelli che non ce la fanno e che vanno aiutati a costruire una nuova motivazione.
Ho pensato di regalarlo alle insegnanti della classe dove lavoro... ma dubito che lo capiscano. Anzi, dubito fortemente che leggano dei libri...

venerdì 16 maggio 2008

Fiera del Libro

Anche quest'anno sono andata alla Fiera Internazionale del Libro di Torino. Ormai di quella città conosco solo il Lingotto nei giorni della Fiera... Per la prima volta sono andata di domenica: non so se per questo motivo, o per le polemiche che ci sono stata alla scelta di avere Israele come paese ospite, c'era meno gente dell'anno scorso in giro per gli stand.
Il gruppo ormai è fisso per questa gita: gli amici che ho conosciuto sul forum dei libri (anche se ormai lì non entro nemmeno più :( ), due amiche di mia sorelle e, quest'anno super-evento, anche mia sorella!!!
Ho comprato solo due libri: ormai gli sconti si vedono con il lanternino alla Fiera e, onestamente, non capisco proprio perchè.... Ho preso un libro della Newton che non trovavo in libreria "La storia criminale del genere umano" e poi, con un filo di sconto "La donna abitata" di Gioconda Belli, un'autrice del Nicaragua che volevo leggere da tempo.
Ad ogni modo, oltre a gironzolare tra gli stand stra-pieni di libri, sono andata a sentire due incontri di LinguaMadre. Il primo era la presentazione del primo libro tradotto di uno scrittore peruviano che vive negli Stati Uniti: Eduardo Gonzales Viana. E poi dicono che non conosciamo la letteratura del Sud America: nessuno la pubblica in lingua orginale, le traduzioni arrivano con il contagocce... Lui mi è piaciuto davvero un sacco: un modo di parlare e narrare chiaro (e capivo tutto quello che diceva in spagnolo... almeno il corso a qualcosa è servito anche se io son stata scostante e non mi sono molto applicata) , divertente e con un tocco di realismo magico: ora non vedo l'ora di trovare il suo libro che si intitola La ballata di Dante!! Qui il suo Correo de Salem.
Nel pomeriggio sono andata a sentire la presentazione di Prigioniera a Teheran di Marina Nemat, un libro che racconta la sua storia di sopravvissuta alle carceri iraniane. Lei mi è piaicuta molto, per il modo di esporre le cose, anche le più dolorose; per la pacatezza e poi sembrava davvero piccola piccola... Non ho sopportato la *scrittirce* italiana che era lì a fare la presentazione e che faceva le domande: la donna non sapeva nemmeno dove sia di casa il tatto... Comunque, ho cercato il libro e per ora sono in lista di attesa in biblioteca.

giovedì 15 maggio 2008

Un paio di libri...

Oggi parliamo di libri.... ok, lo so. Dov'è la novità? Hihi!!
Ma andiamo con ordine che è da un po' che non aggiorno sulle mie letture (il tempo è così poco che mi son accorta che non avevo aggiornato correttamente nemmeno l'elenco dei libri per la sfida dei 50 libri...).

Dopo aver letto nel 2007 Le vene aperte dell'America Latina e aver gradito molto il modo di scrivere di Eduardo Galeano, mi son decisa a leggere il suo A testa in giù. Libro più recente dell'altro, scritto nel 1998, che affronta un tema mooolto pesante (a volte il libro è un vero e proprio pugno nello stomaco!) ma con una grafica e un modo di scrivere da manuale di scuola.
Nei paesi poveri della Terra i bambini, per imparare a vivere, devono frequentare la "scuola del mondo alla rovescia", dove apprendono che la povertà è il castigo per l'inefficienza, la disuguaglianza è una legge naturale, la realtà è quella che si vede in televisione e il crimine è nero, giallo mai bianco. La "scuola" prevede corsi di impotenza e rassegnazione, grazie ai quali gli oppressi imparano a subire la realtà e ad accettare passivamente il futuro per permettere ai dittatori di rimanere impuniti. Galeano completa, in questo volume, la storia raccontata in Le vene aperte dell'America Latina con una rappresentazione provocatoria del capitalismo. Raccogliendo una ricchissima serie di dati sulla situazione del Terzo Mondo e di casi tratti dalla cronaca più recente, l'autore va oltre il saggio-denuncia, con un sarcasmo che cela l'indignazione e costruisce un attacco al neoliberismo, "l'espressione più efficiente del crimine organizzato". E ammonisce i potenti: nelle stesse "scuole", allievi clandestini si impegnano nella rifondazione della democrazia, della solidarietà e della comunione con la natura.
L'autore riesce ad essere ironico parlando di cose che invece sono tristissime, realtà molto forti e di cui non vogliamo sentire nessuna responsabilità. Anche questo è un modo per non dimenticare, per portare testimonianza di quella parte del mondo che qui, nel mondo dei bianchi, pare spesso non esistere o esistere solamente quando capita qualche catastrofe eclatante. E per una volta, vedere come il Sud del mondo vede il Nord: cambiare prospettiva non può far che bene... ma è davvero un lavoro a cui siamo proprio poco o per nulla abituati.
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In seguito ho affrontato Collasso di Jared Diamond, l'autore di Armi, acciaio e malattie.
Il sottotitolo è "Come le società sclegono di morire o vivere" e, come anche nell'altro libro, l'autore affronta l'argomento con una visione globale. Passa dal Montana di oggi agli abitanti dell'Isola di Pasqua (un capitolo che ha catturato totalmente la mia attenzione per il fascino di questo società così isolata e lontana), dalla Groellandia ad Haiti, portando dati e ricostruzione degli eventi. Anche qui, una conoscenza ampia delle varie tecniche di indagine usate per capire il nostro passato (quante cose si possono imparare dai resti dei rifiuti di popolazioni ormai estinte!) raccontate in modo semplice e,a volte, come un enigma da risolvere.
Le deduzioni di Diamond, specialmente quelle finali, non sono forse super-originali (chi non lo sa che stiamo distruggendo la Terra?), ma è il modo non sensazionalistico in cui lo riporta con dati e comparazioni che da forza al libro. Nota critica: come molti americani che fanno divolgazione, ripete e ripete le stesse cose tante volte... il che alla lunga stanca dato che comunque l'argomento è importante e da seguire con attenzione.
Ora vorrei leggere il suo Perchè il sesso è divertente? ma credo che farò passare un po' di tempo....

lunedì 12 maggio 2008

Dal 25 aprile...

Stasera ho deciso: anche se son stanca e ho realmente bisogno di dormire, voglio dedicarmi al mio blog... che se no si sente del tutto abbandonato (mentre ancora io voglio avere e curare questo spazio). Ma andiamo con ordine e cominciamo che di cose da scrivere questa sera ne ho molte.

Ponte del 25 Aprile: come già avevo annunciato, sono andata 3 giorni via con mia sorella e un'amica. Itinerario: via automobile a Vaduz (Capitale del Liechtenstein), poi dopo un giro in città andiamo a Schwangau-Fussen dove ci fermeremo due notti per visitare i famosi castelli di Ludwig.
La strada procede bene, se non fosse che troviamo dei lavoro in corso in Svizzera e così siamo costrette ad uscire dall'autostrada e fare strade di montagna. Da italiane, eravamo preoccupate: quando c'è una deviazione, c'è sempre e solo il primo cartello, poi chissà come si deve fare... Ma ovviamente non è così da quelle parti: cartelli ovunque, che ci indicano passo passo la strada. A Vaduz ci fermiamo meno di un apio d'ore, giusto il tempo di un pranzo veloce e un rapido giro del centro a causa del diluvio che si stava scatenando. Devo dire che Vaduz mi ha colpito: si percepisce, solo passeggiando per la città, la ricchezza del principato e anche la voglia di puntare sulla modernità (il centro è infatti una fusione di antico e moderno, originale e molto piacevole da vedere). Mi ha un po' deluso il castello di Vaduz perchè non è possibile entrare a visitarlo e quindi ci siamo dovute accontentare di fare qualche foto dall'alto. Poi si riparte verso la Germania: anche qui qualche interruzione autostradale, ma alla fine tutto bene.
A Schwangau troviamo subito l'hotel dove abbiamo prenotato per la prima notte: bello al di là di ogni aspettativa e abbiamo una bellissima vista sul famoso castello!!! Dopo esserci riposate dal viaggio, decidiamo di andare a cena: che dire? Il cibo bavarese è davvero buono e si spende anche poco! Io ho preso un'omelette tipica: era immensa, non sono riuscita ad andare oltre la metà, e sofficissima! Mentre mia sorella assaggia gli spatzle: sono davvero buoni, così tanto che prima di partire li voglio assaggiare anche io! La lauta cena ci ha così dato la botta finale per andare a nanna: vogliamo riposare, il giorno dopo ci aspetta l'attrazione forte del weekend e non siamo più nella pelle.
Finalmente sabato mattina: sveglia,. super-colazione in hotel, poi spostamento nell'ostello a Fussen dove passeremo la seconda notte e poi... via, verso i castelli! Giornata di sole, non potevamo sperare nulla di meglio! Coda alla biglietteria, foto varie dal basso e andiamo subito a vedere Honenschwangau, il castello dei genitori di Ludwig. Lì dobbiamo aspettare il nostro gruppo (organizzazione impeccabile e chiara, molto teutonica e che funziona!), si entra e una guida ci fa fare il giro con una registrazione in italiano che ci racconta le cose principali. Usciti da lì, mangiamo un brezel e poi ci incamminiamo sulla salita che arriva a Neuschwanstein :) Ci vuole un po' per arrivarci e ci sono momenti, per la strada, che non vedi nemmeno più il castello.... ma quando arrivi sotto è magnifico! Altro che favole... ti senti come una principessa! Dentro un'altro numero, altro gruppo e questa volta audioguide: l'interno è molto strano, riprende molte leggende classiche tedesche e poi c'è la ricostruzione di una grotta.... chissà perchè l'hanno dichiarato pazzo poco prima che morisse...mmm. Da lì siamo andate al Ponte di Maria per fare le foto al castello da una prospettiva bellissima: cioè, mia sorella ha fatto le foto, io sul ponte non ci ho voluto mettere piede :P
Visto che è presto, decidiamo di vedere le cascate di Fussen, niente di che, e poi di andare a sederci un po' in riva al lago di Schwangau: un'oretta a non fare nulla, tranne guardare le montagne innevate!
IN serata, dopo un giretto al supermercato dove curiosiamo tra i vari scaffali: quante caramelle Haribo ci sono! Ma anche una marea di piatti etnici da preparare, cose che da noi non troviamo nei normali super. Per la cena ho seguito il consiglio che mi è stato dato sul forum di Zingarate da un utente, all'Hotel Hechten: ottimo cibo, dove ci siamo gustate anche un buonissimo strudel di mele servito caldo con crema e gelato alla vaniglia.... delizioso!
La giornata di domenica parte alla grande: la colazione all'ostello ci è servita in camera... un mega vassoio pieno di cibo: pane caldo, nutella, marmellata, burro e miele, succo di frutta, caffè e latte. A tutti piace farsi viziare un po' :P Dedichiamo la mattinata a passeggiare per la città di Fussen: tutto è tranquillo, in giro non c'è davvero nessuno e così passeggiamo e scattiamo foto nel castello-fortezza della città e alle case bavaresi colorate e decorate. Dopo un pranzo che abbiamo cercato di tener leggero al ristorante della sera precedente, ci avviamo verso casa...
Qui le foto che ho fatto nel weekend: click

lunedì 21 aprile 2008

Misto....

Meno male che sta per arrivare il ponto del 25 aprile con il suo viaggetto già programmato...
Sono davvero stanca, ho mille cose che si accumulano nella testa e sulla scrivania e riesco a farne pochissime tra i lavori, il tirocinio e il master... e una marea di telefonate alle coop con cui ho lavorato per reperire tutti i maledettissimi CUD relativi al 2007: grrrr!!!!
E poi c'è sto tempo che mi sta distruggendo: ma quando arriva la primavera con il sole tiepido, il cielo azzurro e senza la pioggia?? Anche perchè i bambini sono diventati ingestibili, hanno bisogno di stare fuori all'aria aperta, sono nervosi, urlano e io mi sento un loro ricettacolo passando con loro così tante ore alla settimana. Per non parlare del fatto che mi parlano, sia i bambini che la mia coordinatrice, del centro estivo: ma come si fa a pensare qualcosa per l'estate se ancora metto la giacca a vento?!

Per quanto riguarda le letture... :( :( vado davvero a rilento. Un po' perchè non ho davvero tempo e la sera crollo sul letto come un sasso (ci fosse il sole, comincerei a svegliarmi prima la mattina e potrei leggere in quel momento, cosa che mi piace un sacco!). Poi sto leggendo un libro che mi piace ma che non è facile da seguire dato che è un saggio, quindi procedo veramente con il contagocce.
Come al solito però la mia lista di libri in attesa aumenta e in camera non so più dove metterli. Ora ci si mette anche la CTU da cui faccio tirocinio a darmi dei libri da leggere... sigh sigh! Adesso spero di riprendermi un po' con questi giorni di ponte. Anche perchè mi hanno giustamente fatto ricordare che a Maggio c'è la Fiera del Libro di Torino...e io ci voglio andare!

sabato 5 aprile 2008

2 libri

Allora, anche se con un incredibile ritardo, ecco il mio commento su un paio di libri che ho letto ultimamente:

Dalia Nera di Ellroy James

Ho preso in mano questo libro dopo che me ne ha parlato mia sorella. Io avevo letto qualche anno fa un altro libro di questo autore (L.A. Confidential) e non mi era piaciuto per nulla, tanto da accantonare del tutto questo scrittore. Ma dato che mia sorella pareva entusiasta, ho decido di provarci. Bene, devo dire che ne valeva la pena! La Dalia Nera è veramenete vissuta anche se la sua storia è differente rispetto a quanto raccontato nel libro (per saperne di più: http://it.wikipedia.org/wiki/Elizabeth_Short).
Trama (da IBS):
Non si muovono certo in un mondo di illusioni Lee e Dwight, poliziotti, pugili, amici. Eppure il pericolo più grave per loro non arriva dalla folla di relitti umani e delinquenti che li circondano, né dalla violenza e dalla corruzione di Los Angeles, né da Kay, la donna di cui entrambi sono innamorati. È un orrido delitto a sconvolgere per sempre la loro vita: il massacro di Elizabeth Short, la "Dalia Nera", ragazza leggera, allegra, imprudente, prostituta a tempo perso. Una delle tante vittime consenzienti dello show business e soprattutto di sé stessa. E quando Lee scompare misteriosamente, per Dwight le indagini si trasformano in una tremenda ossessione.
La scrittura è vivida, ti trascina nella violenza, nell'orrore dei dettagli e nel turbinio di persone e personaggi che si affollano in questa vicenda. Personaggi non semplici, ma davvero complicati e che si fa fatica a volte a capire; ma reali e completi (non sono finti, ma persone vere con tutte le loro mille facce). Magnifica l'ambientazione di Los Angeles di quegli anni, con la polizia che sta più dalla parte dei ladri che da quella delle guardie... Ed Ellroy che lo racconta e in questo modo denuncia, ma senza fare la morale a nessuno. Solo dopo aver letto il libro ho letto che l'ha scritto nell'87: da non crederci perchè mentre lo si legge, pare di essere nei rotocalchi degli anni '40.I colpi di scena sono numerosi e se lo scrittore non fosse così bravo sarebbero troppi: lui invece riesce a gestirli tutti senza essere pesante né non credibile.
C'è anche un film di DePalma tratto dal libro, non ne ho letto molto bene.. ma lo voglio vedere le stesso.

I santi innocenti di Claudio Camarca

L'autore è un giornalista e in questo libro presenta un qualcosa che forse può essere definito inchiesta giornalistica. In pratica riesce ad entrare nel super-chiuso mondo dei pedofili per raccontarcelo. Devo dire che da una parte il libro mi ha deluso: forse pensavo in qualcosa di più approfondito nel senso che li cerca, vuole entrarci in contatto ma non è mai chiaro lo scopo di tutto ciò. L'autore andrà in Romania e poi in Brasile per incontrare i bambini che si vendono (si vendono... detto così pare una loro volontà, cosa che invece non è) e forse per incontrare o vedere dei pedofili. Incontrerà sì i bambini e qualche pedofilo, ci parla poco e fa davvero fatica... E qui forse è la parte *più bella* (prendiamo queste parole con le pinze): la difficoltà emotiva di questa persona a vedere, leggere e scriversi con persone pedofile. Si deve mettere al loro livello, pensare come loro, scrivere come loro e raccontare loro storie che possano attirarli, guardare le foto e i video per avvicinarsi al loro mondo. E questo lavoro mentale lo porta a stare davvero male, a mettersi in dubbio, a bere un sacco di birra e a far fatica nei rapporti con la sua famiglia. La parte umana del giornalista tocca davvero, è reale e si sente. Ma il resto del libro lascia, a mio avviso, un po' a desiderare....

domenica 30 marzo 2008

50 film per un anno

Questo post conterrà invece l'elenco dei 50 film per un anno (alcuni saranno uguali a quelli di mia sorella, perchè li abbiamo visti insieme). **Aggiornamento:

01- 2° stagione di Sex and The City
02- Hitch
03- Io sono leggenda (cinema)
04- Un tocco di zenzero
05- La sposa cadavere
06- 3° stagione di Sex and The City
07- Cloverfield (cinema)
08- Caramel (cinema)
09- Certi bambini
10- The Road to Guantanamo
11- 1° stagione di Pushing Daisies
12- Sweeney Todd (cinema)
13- La sposa siriana
14- 1° stagione di How I met your mother
15- 10 cose che odio di te
16- Come d'incanto
17- Scoop
18- The Darjeeling Limited
19- Hotel Rwanda
20- 4° stagione di Sex and The City
21- 2° stagione di How I met your mother
22- 5° stagione di Sex and The City
23- Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo (cinema)
24- 6° stagione di Sex and The City
25- Sex and The City /movie (cinema)
26- 3° stagione di How I met your mother
27-

venerdì 21 marzo 2008

Vagabonding

Come promesso, ecco qui una mini recensione su un libro che ho letto la scorsa settimana. Vagabonding. L'arte di girare il mondo. di Rolf Potts. Ho trovato il suggerimento di questo titolo qui (link), un forum di Zingari nel senso di viaggiatori.
Non è un classico manuale di viaggio, nè un libro che riporta le esperienze di viaggio dell'autore. O meglio, non è solamente questo. L'autore infatti è sì un grande viaggiatore, ma è un *vagabondo* nel senso che propone una filosofia del viaggiare particolare. Un modo di vedere la vita che va bene nel viaggio, ma anche nei periodi di routine lavorativa in città. Si focalizza anche su aspetti pratici, come trovare il denaro per realizzare questa esperienza, non attaccarsi troppo alle abitudini cittadine, finanziarsi e risparmiare in previsione di una nuova esperienza. Ma anche come una volta tornati a casa, fare tesoro interiormente di quello che si + vissuto.
Per chi come me è nata e cresciuta a Milano l'aspetto con cui si fa più fatica ad entrare in sintonia è quello del non programmare, di lasciare scorrere il tempo, non doverlo per forza riempire.... ecco, sebbene riesca a riconoscere a livello razionale l'importanza di questa cosa, poi mi chiedo: "Ma come faccio?! ahaaaa"....
Una nota: ogni capitolo è accompagnato da una pagina intitolata Voci, dove vengono riportate le opinioni di vari viaggiatori (ovviamente, quadi tutti statunitensi...ma tant'è), e un'altra chiamata Profili dove l'autore riporta notizie dei precursori del vagabonding.... e qui ci sono cose davvero interessanti!

mercoledì 19 marzo 2008

Un po' di tutto...

Da domani cominciano le vacanze pasquali alla scuola dell'infanzia, quindi orario ridotto :D E magari riesco anche a scrivere un paio di recensioni, leggere un po' e vedere qualche film che è in stand-by da tempo....
Eh sì, il tempo è tiranno: riesco a leggere grazie al sole primaverile che, come ogni anno, ha sballato i miei ritmi di sonno. Ormai mi sveglio di fisso alle 6 (se non prima) a qualunque ora e/o condizione vada a dormire. Il che vuol dire che prima di alzarmi dal letto posso dedicarmi ad un libro.
Però in questi giorni, oltre al master e al lavoro che mi hanno tenuto impegnata ci sono delle novità. Da un lato ho trovato un libero professionista con cui fare il mio stage per il master: domani faccio firmare i documenti e poi si parte!!!! Non vedo l'ora :D
Poi, per la parte più da relax, ho programmato un viaggetto per il weekend del 25 Aprile: io, mia sorella e un'amica andremo a Vaduz e poi vicino a Fussen per vedere i castelli di Ludwing (quelli da favola della bassa Baviera) o_O E ora c'è una parte del viaggio che adoro: la preparazione!! Dopo un po' di fatica siamo riuscite a prenotare le due notti, quindi sistemata la questione dove dormire, ora ci possiamo dedicare a strade, guide turistiche e informazioni varie, posti dove mangiare, etc etc

giovedì 13 marzo 2008

News e libri

Stamattina stavo girando sui siti di giornali e trovo questa notizia che si ricollega al libro di Carlotto che ho letto da poco. Che qualcosina cominci a muoversi?
Argentina È la prima vittima dei golpisti a portare in tribunale la famiglia
Figlia di desaparecidos denuncia
i genitori adottivi: «Ladri di bambini»
«Voglio per loro 25 anni di carcere»

Quelli che pensi siano i tuoi genitori, irascibili e violenti ma comunque la tua famiglia, un giorno scopri che sono dei «ladri», che t'hanno sottratto neonata a una donna rinchiusa in un centro clandestino di tortura «per soddisfare il desiderio egoista di avere un figlio»: «In nome di tutti i bambini nelle mie condizioni, nell'interesse dell'intera società» María Eugenia Sampallo Barragán vuole adesso — ed è il primo caso in Argentina — che quella coppia sia riconosciuta colpevole di sequestro e negazione di identità, e condannata al massimo della pena, 25 anni di galera. Gli stessi chiesti ieri dal pm. Più o meno il periodo che lei, ora trentenne, ha passato a casa dei due impostori, la signora Gómez e il signor Rivas, con la finta madre che non faceva che gridare e una volta — così ha testimoniato in aula una vicina — arrivò a dirle: «Se sei tanto ribelle devi essere figlia di una guerrigliera...».

Comunque non sua. Il 24 luglio del 2001 l'esame del Dna ha provato definitivamente che María Eugenia è nata da due militanti comunisti, Mirta Mabel Barragán e Leonardo Ruben Sampallo, operai attivi nel sindacato e per questo nel 1977 sequestrati e fatti sparire dalle squadre al servizio dei militari golpisti. Rinchiusa nel centro di tortura Club Atlético e poi a El Banco, Mirta viene tenuta in vita fino al '78: è incinta, e la bimba che dà alla luce a febbraio di quell'anno può rientrare nel «traffico» di figli di dissidenti (almeno 500, calcolano le Nonne di Plaza de Mayo, 88 ritrovati finora) affidati a famiglie vicine al regime. È la sorte di María Eugenia. Grazie all'intervento dell'ex capitano Berthier — coimputato dei finti genitori nel processo in corso a Buenos Aires — vecchio amico della Gómez, la coppia a maggio del '78, riceve la neonata e usando un falso certificato di nascita la registra come figlia propria. «Un oggetto — accusa l'avvocato della ragazza —. Rivas e Gómez non sono mai stati una famiglia per lei. La trattarono come un oggetto, cancellarono la sua identità e la privarono del legame con la sua famiglia, che l'ha cercata per 24 anni».

Certamente l'ha fatto la nonna Barragán. Ma anche un fratello maggiore, nato dalla precedente unione della madre, come nella trama del film Hijos (figli) dell'italoargentino Marco Bechis si è impegnato tanto per ritrovarla. I primi dubbi a María Eugenia vengono già da bambina e sono gli stessi genitori a instillarglieli. Quando la piccola ha 7 anni, Rivas e Gómez le confessano che è stata adottata, inventando però via via delle storie sempre più perverse: che i suoi veri genitori sono morti in un incidente d'auto, che sua madre è una domestica che ha regalato loro la bambina, anzi no, che è un'hostess rimasta incinta in Europa in seguito a una relazione extraconiugale... Una marea di bugie, unite a liti furibonde e maltrattamenti, che nel 2000 — María Eugenia già è andata via di casa da due anni — convincono la ragazza a bussare alla porta della Commissione nazionale per il diritto all'identità (Conadi), istituita presso il ministero della Giustizia argentino.

A riceverla è Claudia Carlotto, coordinatrice della Conadi — nonché figlia della leader delle Nonne di Plaza di Mayo, Estela — che l'aiuta ad avviare le ricerche per l'identificazione dei veri genitori (è proprio lei a comunicarle il nome della madre), e a impostare il processo ora arrivato alla fase del dibattimento. Un percorso faticoso e commovente per María Eugenia, raccontano, fatto anche di pressioni psicologiche, di telefonate mute e intimidazioni, soprattutto da parte di quel capitano Berthier, l'intermediario coimputato, il vecchio e ambiguo amico di famiglia. «María Eugenia è una ragazza molto coraggiosa — dice al telefono Estela Carlotto —, la prima vittima in Argentina a portare in tribunale i "ladri" che l'hanno sequestrata. Ci auguriamo che la condanna sia esemplare».

Alessandra Coppola

domenica 9 marzo 2008

Sweeney Todd

Anche se con una settimana di ritardo, ecco il post su Sweeney Todd che ho visto il 1° Marzo al cinema con mia sorella e una sua amica.
Trama: *** Spoiler****
Sweeney Todd (Johnny Depp) ritorna a Londra dopo essere scappato da una prigionia non meritata, e meditando vendetta; trova dunque sua moglie morta e sua figlia sofferente tenuta sotto chiave dal malvagio e cinico giudice Turpin (Alan Rickman), l'uomo responsabile della sua prigionia. Con l'aiuto della sua precedente padrona di casa, Mrs. Lovett (Helena Bonham Carter), Sweeney Todd inizia così un astuto piano di vendetta, uccidendo i clienti del suo negozio di barbiere che vengono poi cucinati sottoforma di pasticci di carne nel sottostante negozio. Alla fine Todd ucciderà i suoi veri obiettivi, ma anche, per errore, la moglie che scopre essere sopravvissuta, e mrs. Lovett colpevole di averglielo nascosto.
Come ormai tutti sanno, è un musical. Io non amo i musical, ma ogni tanto possono essere interessanti. Questo è davvero fatto bene: Tim Burton riesce a rendere una Londra cupa, grigia, in parte surreale. Johnny Depp che canta mi ha un po' spiazzato... anche se non so perchè. Comunque è davvero bravo, recita facendo vedere i sentimenti, le emozioni, i tormenti e i dubbi del suo personaggio. Neo del film: sebbene le parti cantate sono state lasciate in lingua e con le voci originali (e ci mancherebbe pure!), le parti discorsive tradotte in italiano a volte davano fastidio e stonavano... Un piccolo appunto: ma chi fa i sottotitoli italiani? A volte c'entravano poco o nulla con quello che veniva cantato.
Giudizio finale: lo consiglierei a chi ama Tim Burton, i musical e Johnny Depp e anche a chi non si spaventa per un po' di sangue.

domenica 2 marzo 2008

Armi, acciaio e malattie

La trama di Armi, acciaio e malattie di Jared Diamond:
Il libro è incentrato sulla ricerca di una risposta alla domanda che Yali, un abitante della Nuova Guinea, fece all'autore nel luglio del 1972: "Come mai voi bianchi avete tutto questo cargo e lo portate qui in Nuova Guinea, mentre noi neri ne abbiamo così poco?", dove per Cargo si intendono tutti quei beni tecnologici di cui i guineani erano privi prima dell'arrivo dei coloni. In pratica l'autore cerca di rispondere alle seguenti domande: perché sono stati gli europei e gli americani del nord a sviluppare una civiltà avanzata e non, ad esempio, i cinesi o i sumeri? Perché gli europei sono partiti alla conquista degli altri popoli (ottenendo evidenti successi, spesso con tragiche conseguenze per i "conquistati"), e non è avvenuto il contrario? Come mai i fieri guerrieri nativi americani sono stati spodestati dall'invasione di un popolo di agricoltori?
Riunendo in un unico libro cognizioni dalle più svariate discipline, Diamond sviluppa un quadro d'insieme sulla storia delle varie società umane a partire dalla fine dell'ultima glaciazione, avvenuta circa 13000 anni fa.
In pratica l'autore cerca di dare una sorta di metodo d'indagine scientifico ad una disciplina considerata finora "letteraria" e di respingere spiegazioni razziste della storia dell'umanità, non tanto per motivi ideologici, ma piuttosto, appunto, scientifici. Consapevole del suo ruolo di iniziatore, precisa che la sua è solo una visione generale, i cui dettagli vanno indagati più approfonditamente.
Perchè ho deciso di leggere questo libro? Ho letto molte recensioni, tutte ottime e che mi hanno fatto pensare che fosse un libro ad ampio respiro. E in effetti è davvero così: l'autore mostra tutte la sue conoscenze e ricerche in vari campi, come archeologia, antropologia, epidemiologia, genetica, scienze sociali, linguistica, ecologia, etc senza comunque risultare pesante né pedante. Anzi, ha una bella scrittura chiara e scorrevole, capace di catturare l'attenzione e l'interesse del lettore anche nelle parti più esplicative.
Tornando alla domanda, mi aveva intrigato questa idea, riportata nella quarta di copertina, di chiedersi come mai sono stati gli europei a conquistare l'America e l'Australia e non il contrario. Inoltre l'autore tratta come meritano (almeno secondo me) le varie teorie pseudo-genitiche/deterministe che in realtà sono solamente una giustificazione per coprire il razzismo.

*Nota: la foto del libro che ho postato non è quella dell'edizione che ho letto io, ma preferisco di gran lunga questa immagine e così l'ho messa qui :D

domenica 24 febbraio 2008

Io sono leggenda -libro

Questo weekend mi son data alla sperimentazione sul mio pc... che poverino va sempre più lento.
Ad ogni modo, da qui deriva per vie traverse il fatto che ho letto il mio primo e-book. Non avevo mai provato, anche un po' timorosa di come potesse essere leggere un libro sullo schermo del computer invece che con le pagine da girare. Ma poi mi sono detta: "con tutto quello che leggi al pc ogni giorno, cosa cambia?". E così mi sono decisa, partendo però da un libro corto... e che non riuscivo a procurarmi visto il successo che ha in questo periodo: Io sono leggenda di Richard Matheson.

Ormai la trama di questo libro la conoscono tutti (o quasi). Cominciamo con il dire che il film c'entra poco e nulla come spesso accade. Riprende sì l'idea di Richard Neville che rimane da solo mentre c'è una sorta di epidemia che rende gli essere umani vampiri a cui lui invece riesce a resistere, ma poi la sviluppa in un modo totalmente diverso.
Ottimo nel racconto la resa delle difficoltà psicologiche affrontate da Neville per sopravvivere a questa situazione: la solitudine, l'orrore, il non comprendere cosa accade e perchè accade, il non volere arrendersi all'evidenza che ha davanti... Ma Neville riesce ad andare avanti: da un lato usando il metodo scientifico, interrogandosi su cosa sa e cosa vede, studiando e mettendo ciò che sa alla prova; dall'altro costruendosi una scorza per vivere da solo, senza nessun tipo di contatto. E solo l'incontro con un altro essere umano gli (e ci) farà capire quanto si sia abituato alla sua situazione solitaria, dentro cui ha le sue certezze e le sue ancore di salvezza. Altro ottimo spunto è il modo di raccontare andando avanti ed indietro nel tempo: molte cose non sono chiare al lettore all'inizio, pian piano vengono spiegate con buoni flash-back che riprendono i punti oscuri.

**** Spoiler*****
La fine rende il libro importante, secondo me: la ripresa del concetto di "normale" e di che cosa normale non è (o noi non consideriamo tale). Questi sono concetti che usiamo tutti i giorni quasi senza pensarci. Ma cosa vuol dire davvero essere "normali"? Vuole dire fare del bene? Vuole dire essere giusti? Questi sono spesso i significati che si danno a questa parola, mentre il realtà "normale" è puramente un concetto statistico. Come ben ci ricorda Robert Neville alla fine del libro.

giovedì 21 febbraio 2008

L'inferno di Ciudad Juarez

Come scrivevo nel post di ieri, visto che sono a casa ammalata mi dò alla lettura di qualche libro che ho in giro. E così ieri ho finito di leggere L'inferno di Ciudad Juarez- La strage di centinaia di donne al confine Messico-Usa di Victor Ronquillo. L'anno scorso avevo visto il film Bordertown (link qui) e ora ho ripreso il filo leggendo questo libro.
Sebbene abbia letto da più parti recensioni abbastanza positive, non mi sento di dare anche io una tale valutazione. Il libro risulta confuso, non segue una linea e spesso ci si perde tra date, luoghi e nomi delle donne. Stessa cosa vale per *la ricerca del colpevole* tra la banda dei Rebeldes, l'Egiziona Abdel Latif Sherif e la banda dei Ruteros, o di Alejandro Maynez: si salta da un punto all'altro, rendendo bene l'inefficienza o gli insabbiamenti della Polizia Messicana, ma senza creare nemmeno un quadro delimitato.
L'aspetto che viene meglio riportato sicuramente è come anche il giornalista stesso faccia fatica a confrontarsi con una realtà così dura, così macabra e paralizzante che permea i giorni e le notte di Ciudad Juarez. Insomma speravo che libro fosse maggiormente informativo o almeno narrativo, invece non risulta nessuna delle due cose.

Le irregolari Buenos Aires Horror Tour

Ho preso Le irregolari Buenos Aires Horror Tour di Massimo Carlotto in biblioteca, dopo averne letto le recensioni e i commenti su Anobii (ormai quel sito è una fonte infinita di idee e suggerimenti... nel bene e nel male), per il mio interesse attuale per i temi che legano donne, Sud America e attualità. Più o meno, perchè non è nemmeno così facile definire qual è l'ambito o gli ambiti che in questo momento mi attraggono di più.
Trama:
In Argentina sulle tracce del nonno vissuto per 14 anni in Sud America, Carlotto, che ha alle spalle la storia travagliata di molti giovani della generazione degli anni Settanta, scopre di essere un parente della Presidentessa delle Nonne di Plaza de Mayo. Le protagoniste sono allora proprio queste donne, le Madri e le Nonne di Plaza de Mayo. Questo è il luogo in cui tutti i giovedì queste donne simbolo della resistenza, del ricordo e della richiesta di giustizia, si riuniscono e marciano per tenere vivo il ricordo dei loro cari e perché coloro che agirono tanto spietatamente non possano dormire tranquilli.
Viene raccontato il modo in cui le persone sparivano, cosa ne era di loro dopo il sequestro, dalle torture fisiche e psicologiche, alla morte, alla sepoltura nelle fosse comuni, in luoghi segreti nei “voli della morte”. Si parla anche del traffico di bambini, figli delle donne sequestrate, che venivano ammazzate subito dopo aver partorito e del ruolo ambiguo, se non addirittura immorale, della Chiesa in tutta la vicenda.
Insomma dalle poche righe qui sopra si capisce come sia un libro denso e che colpisce allo stomaco. Tremendi da leggere sono gli Horror Tour notturni: il protagonista sale su un autobus e l'autista fa delle fermate nelle varie calle di Buenos Aires riportando i nomi e come sono stati llevados vari desaparecidos... ma sono anche le parti che fanno intravvedere la grandezza dell'orrore e di che cosa era il piano della politica argentina in quegli anni. Ma apre anche un poco gli occhi sull'Italia e sull'aiuto che l'Italia non ha dato nei processi e nello schierarsi politicamente a fianco delle Madre e Nonne di Plaza de Mayo.
La scrittura è coinvolgente, mai eccessiva anche se non è facile in un libro come questo non cadere nel morboso e nella ricerca del dettaglio macrabo a tutti i costi. Il personaggio principale riporta poi in modo chiaro la difficoltà di chi è di un altro posto ad avvicinarsi a quella realtà così devastante e così difficile per la nostra mente accettare.

mercoledì 20 febbraio 2008

Varie e aggiornamenti

Questa settimana sono a casa in malattia...e sebbene non stia bene, direi che ci voleva proprio. Mi sa che il mio corpo aveva raggiunto davvero raggiunto il limite e abbia deciso di darmi un bell'avvertimento (facendomi passare una nottataccia!). E così in questi giorni mi sto riposando :D
Oggi che riesco almeno a stare un po' seduta sulla sedia ne voglio approfittare per aggiornare il mio blog con le recensioni degli ultimi libri che ho letto. E come si può vedere dall'elenco dei libri di quest'anno e dalla mia biblioteca su Anobii non sto leggendo molto dall'inizio del 2008 ma gli impegni e la stanchezza hanno la meglio sulla voglia di leggere...

Aggiornamento per la Sfida dei Libri non Letti: a Gennaio ho iniziato Moby Dick e ancora non l'ho finito... Non so se riuscirò a rispettare la data di fine della sfida per il 28 Febbraio, la vedo davvero difficile. Questo libnro mi ha preso in alcuni punti, meno in altri e ora mi sono praticamente arenata. Ma in questi giorni a casa ci voglio riprovare, anche perchè è in parte una sfida con me stessa.
Aggiornamento per la Sfida della Bibliografia: come ho già annunciato sulla discussione nel sito di Anobii, mi sono ritirata da questa sfida. Il fatto è, come dicevo prima, che ho troppi impegni, sono stanca e la lettura va a rilento. Così quando ho tempo e voglia di leggere, mi sono resa conto di voler essere libera di scegliere un libro sull'onda del momento. E attualmente i miei interessi sono diretti di più verso altri temi, anche se penso comunque di affrontare sia Terzani che Bunker in modo approfondito.

lunedì 11 febbraio 2008

San Valentino....

questa è la settimana di San Valentino...e l'argomento sarebbe da chiudere qui se non avessi trovato questo divertente articolo del Corriere:

La ricorrenza più temuta. Non solo dai singles
Venti motivi per detestare San Valentino
L'Elenco del Times delle ragioni per cui snobbare la ricorrenza

LONDRA - Siete fra coloro che odiano San Valentino e che non sopportano l’idea di dover celebrare per forza la «giornata dell’amore», ma non avete il coraggio di fare outing? Tranquilli, per voi ci ha pensato il Times, che ha stilato l’elenco delle 20 ragioni (10 per gli uomini e 10 per le donne) per le quali è ok detestare questa annuale ricorrenza, figlia del calendario e del marketing e non certo della Dea Venere. Eccole.

PER LE RAGAZZE
1 – Perché non ve ne potete lamentare: se siete single, fate la figura della vecchia zitella inacidita, mentre se siete in coppia tutti suppongono che siate in un momento difficile.
2 – Perché non c’è niente di più deprimente dell’uomo che avete scelto come futuro marito che esprime le sue romantiche intenzioni con una card di auguri con sopra una pecora e un gioco di parole sulla parola «ewe» (pecora femmina).
3 – Perché con lo stress a livelli siderali per il fatto di dover superare a tutti i costi gli altri in romanticherie varie, il giorno di San Valentino è come un mini-matrimonio. Ma questo è il mese peggiore per sposarsi, nessuno si sposa in febbraio e di sicuro non ogni anno.
4 – Perché fa produrre versi di poesia terrificanti e con rime improbabili.
5 – Perché tutte le immagini di coppie perfettine e precisine servono solo ad aumentare il nascosto sospetto che gli altri siano molto più innamorati di noi e che facciano molto più sesso.
6 – Perché la ragazza che più detesti riceverà un paio di Manolos (ovvero, un paio di costosissime e ricercatissime scarpe Manolo Blanhik, ndr) e non appena il suo uomo sarà fuori tiro dirà che sono un po’ troppo volgari per il suo gusto.
7 – Perché non c’è niente come un riuscito San Valentino, anche se doveste ricevere un misterioso regalo/biglietto/ mazzo di fiori che arriverà certamente da qualcuno di assolutamente orribile.
8 – Perché vi ritrovate invischiate in una vera e propria competizione: la ragazza del marketing ha ricevuto il più costoso mazzo di rose mai visto? Poco importa, voi avrete il miglior ristorante della città.
9 – Perchè ci costringe a perdere peso, vista la probabilissima ipotesi che il nostro lui ci regali un completino intimo sexy che altrimenti non riusciremmo nemmeno ad infilare.
10 – Perchè il rosa e gli strass vanno bene solo se hai tre anni o sei uno stilista italiano

PER I RAGAZZI
1 – Perchè ti fa odiare i tuoi amici visto che puoi garantirti i ristoranti migliori con un sorrisetto, lasciando gli altri a pagare il doppio per cibo orribile in posti pessimi.
2 – Perché fa fare agli uomini cose stupide, come accendere le candele.
3 – Perché mette gli uomini nei guai se NON fanno cose stupide come accendere le candele, perché in realtà questo è quello che vogliono le donne, ma suggerirlo sarebbe così poco romantico.
4 – Perché è un pessimo affare, visto che fra fiori, cena e taxi si arriva a 100 sterline come minimo. Non sarebbe meglio darle i soldi in contanti?
5 – Perchè nelle nuove storie invitarla ad uscire oppure no o comprarle un regalo la dice lunga su “a che punto siete”, che è il passo prima di “stiamo insieme?”, frasi classiche delle coppie all’inizio della relazione.
6 – Perché non solo dovete comprare la biancheria intima della giusta taglia, colore e modello, ma dovete pure farlo senza rimanere incantati a fissare il seno della commessa di Agent Provocateur.
7 – Perchè il giorno di San Valentie focalizza la mente di lei al punto che nelle successive due settimane vi sentirete da cani ogni volta che c’è una pausa nella conversazione.
8 – Perché basta un periodo di shopping compulsivo l’anno e se a Natale ci si può far beccare con un bicchiere di Baileys (liquore alla crema di whisky, ndr) in mano alle 11 di mattina senza che nessuno metta in dubbio la vostra sessualità, la stessa fortuna non è prevista per il 14 di febbraio.
9 – Perchè non ci sono regali per gli uomini.
10 – Perchè non c’è niente di più deprimente della donna che avete scelto come futura moglie che non ride davanti a una card con sopra una pecora.
Simona Marchetti

martedì 5 febbraio 2008

Caramel

Ieri sera, cineforum con un'amica :D e due volte al cinema in 24h è davvero strano... ma a volte ci vuole.
C'era Caramel: film non molto pubblicizzato (per dirla tutta, quasi per nulla pubbliciazzato), ma scopro leggendo sulla locandina che è candidato all'oscar 2008 per Miglior Film Straniero.

Trama: A Beirut alcune donne lavorano in un istituto di bellezza. In quel microcosmo colorato e pieno di sensualità, donne di diverse generazioni, parlano di loro stesse, si scambiano confidenze e si raccontano le loro storie. C'è Layale, che è innamorata di Rabih, un uomo sposato; Nisrine, una giovane musulmana che sta per sposarsi ed è angosciata perché la prima notte di nozze suo marito scoprirà che lei ha già perduto la verginità; Rima che non riesce ad accettare di essere attratta dalla donne; ed infine la vicina di negozio, la sarta Rosa, che ha sacrificato i suoi anni migliori e la sua felicità per occuparsi della sorella maggiore.

Battuta: Il matrimonio è come il melone finché non si apre non si sa se è buono
(mi è piaciuta un sacco questa frase, specialmente nel momento del film in cui viene usata).

Il film riprende il tema delle donne e attraverso di esse, le loro vite e i loro occhi, racconta di Beirut e delle contraddizioni/difficoltà di quella terra. Ma anche di varie generazioni di donne a confronto, dove in fine i problemi non sono così distanti. Ho adorato la regia di questo film, sia per i colori che sono molto belli, sia per la musica. Si fonde musica occidentale e musica mediorientale in modo perfetto... merita solo la colonna sonora! Tra i colori, una menzione va ai vestiti delle protagoniste: Layale ha dei vestiti bellissimi per praticamente ogni scena del film *_*

domenica 3 febbraio 2008

La fabbrica del consenso

Ho deciso di prendere La fabbrica del consenso in biblioteca (gli acquisti sono pochi e oculati ormai, lo spazio è sempre meno e devo dire che il servizio online della mia biblioteca funziona alla grande e non costa nulla, quindi perchè non sfruttarlo? XD) dopo aver letto il libro della Roy "Guida all'impero per gente comune (link: ), in quanto si riprende molte volte la teoria di Chomsly sul Modello della Propaganda.
Il libro non è facilissimo: bisogna essere ben concentrati per leggerlo. E questo è il motivo per cui ci ho messo un sacco a finirlo, non si possono certo leggere un paio di pagine prima di andare a dormire.
I primi due capitoli illustrano la teoria proposta dagli autori (qui un riassunto Il Modello della Propaganda) in generale, poi si passa all'analisi di alcuni casi esemplificativi come le elezioni nel Terzo Mondo (El Salvador, Guatemala e Nicaragua), il complotto bulgaro per l'attentato al Papa e poi le varie guerre in Indocina. Tutto questo con dovizia di dati (le appendici e le note sono imponenti davvero, da perdersi dentro) e un'analisi a volte complessa da seguire. Merito degli autori è di aver scritto un libro per la grande diffusione e quindi di aver saputo rendere anche le parti più ostiche accessibili a tutti.
Leggendo il libro ci si rende conto di come la cosidetta stampa libera è meno libera di quanto comunemente pensiamo... In effetti è un pensiero che in molti hanno ma non tutti (o non sempre) se ne vedono le portate di questa *mancata libertà*. Ovviamente l'analisi si basa su giornali, riviste e TV degli Stati Uniti. Non credo che il discorso sia poi radicalmente diverso per noi in Italia ed in Europa, ma sarebbe interessante leggere qualcosa in merito... Non so se c'è, ma mi informerò :D
Qualche informazione in più su Chomsky: Sito Ufficiale dove è possibile leggere anche molti suoi articoli di questi ultimi anni (in inglese): http://www.chomsky.info/
Qui invece un archivio in italiano: http://www.tmcrew.org/archiviochomsky/

mercoledì 30 gennaio 2008

Lettura come lavoro?

Dal sito del Corriere:

la proposta ha sollevato non poche perplessità. se ne discute sui media spagnoli
«Bimbi leggete! Vi pago un euro all'ora»
Il sindaco del villaggio spagnolo di Noblejas, vicino Toledo: «Venite alla biblioteca comunale»

MADRID - Un euro all'ora. Sarà questa la "paga" che riceveranno i bambini del villaggio spagnolo di Noblejas. Lo ha deciso il sindaco del paesino vicino Toledo, il socialista Agustin Jimenez Crespo, convinto che questa iniziativa «pioneristica» farà ritrovare e apprezzare ai giovanissimi alunni delle scuole elementari il piacere della lettura.
SCOLARI SOTTO CONTROLLO - Noblejas è un piccolo comune di appena 3.300 anime a 55 chilometri da Toledo. Guidato da un primo cittadino con idee assai singolari come quella senza precedenti, di offrire un sostegno economico ai genitori che manderanno i loro figli a studiare nella biblioteca comunale. Un euro per ogni ora di studio il "compenso" previsto. Personale qualificato, dice El semanal digital, si occuperà di controllare il tempo che gli scolari trascorreranno effettivamente all'interno della biblioteca comunale. La proposta ha scatenato non poche perplessità e su molti media spagnoli online la questione è al centro di ampi dibattiti.
GENITORI-FIGLI - «Si tratta - ha detto il sindaco - di un'iniziativa pioneristica e ambiziosa che in materia di formazione». Oltre che "insegnare" il piacere e l'importanza della lettura, ulteriore obiettivo dell'iniziativa, ha aggiunto Agustin Jimenez Crespo - è quello di «rinforzare il ruolo attivo dei genitori nell'educazione dei loro figli».

Mi sfugge come si faccia a insegnare (ma io parlerei di trasmettere) il piacere della lettura facendo diventare il leggere un *lavoro* (se ti pagano per fare una cosa, quella cosa è lavoro)... Siamo davvero a sto punto?

** Comunque se vuole pagare anche me a un euro all'ora, mollo il lavoro e mi trasferisco lì XD

domenica 27 gennaio 2008

Giornata della memoria

Oggi è la giornata per la memoria... quindi un post per riconrdare, ma senza altre parole.
Solamente un link a un sito: olokaustos per leggere e vedere qualcosa (attenzione*** immagini che fan stra male).

sabato 26 gennaio 2008

Bambini e separazione, a volte un disastro

Stavo facendo un giro in rete per leggere le notizie (e già non è facile dato che cerco di evitare tutte quelle relative alla politica per mantenere il mio fegato sano...) e trovo questa sul sito di Repubblica:
Su You tube il video choc dei quattro fratellini contesi
di MARINO BISSO e ANNA MARIA LIGUORI

ROMA - "Kramer contro Kramer" finisce su YouTube. Una separazione senza esclusioni di colpi, nei quartieri alti della capitale, a discapito di tre sorelline e un fratellino che si riprendono e denunciano di aver subito violenze sessuali. Il video finisce su Internet.
La più grande ha 12 anni e il più piccolo 6. I quattro bambini davanti a una telecamera leggono alcuni fogli e raccontano di aver subito abusi da parte della madre e del suo fidanzato, poi accusano alcuni magistrati di non averli aiutati. In poche ore sul web è record di accessi.

Anche la procura acquisisce il filmato: le affermazioni dei quattro bambini non sembrano spontanee e a filmare potrebbe essere il padre con il quale vivono temporaneamente e che cerca rivalsa sulla ex compagna, madre dei bimbi, e una vendetta nei confronti dei magistrati che l'hanno già incriminato per maltrattamenti psicologici. Anche la madre è sotto processo per lo stesso reato. Ieri la donna ha presentato una denuncia: "Sono andata alla polizia postale per fare togliere il video. I miei bambini sono plagiati dal padre".

Il filmato è un pugno nello stomaco. I quatto fratellini, seduti nella loro cameretta, a casa, nel cuore di Roma, si tengono per mano. Subito dopo aver detto il proprio nome, la più grande annuncia "Questo è un caso di pedofilia..." e va avanti fino a presentare la sorella più piccola, che tiene in mano una decina di fogli: "Vi vogliamo mostrare i disegni di quando ero con mamma e il suo compagno mentre mi leccavano e questo non era piacevole". Dopo aver passato tutti i fogli davanti alla telecamera spiega il contenuto dei disegni: "Questa è mamma e il suo compagno (fa i nomi e i cognomi di entrambi, ndr) mentre fanno le cose schifose. Loro si filmano per poi vedersi sul computer".

La piccola ringrazia e torna a sedersi. Viene chiamato a parlare il maschietto, 9 anni: "Ci chiudevano sempre a chiave e noi piangevamo molto, c'era un uomo che filmava le cose schifose tra mamma e il suo compagno. Fanno delle cose molto brutte con delle maschere e a me fanno molto male. Questa storia va avanti da quando io andavo all'asilo.. Io sono stanco... Grazie". Così finisce la prima parte del video. Il secondo filmato è tutto contro i magistrati della procura e del tribunale dei minori di Roma "colpevoli" di aver "chiuso le orecchie e gli occhi". "Ci hanno ridotto come bambole.
L'unica cosa che vogliamo è rimanere qui (a casa del padre, ndr). Questa non è una denuncia ma un appello: abbiamo bisogno di aiuto".

Sugli abusi sessuali di cui parlano i quattro fratellini è già stata fatta chiarezza. Dopo quasi due anni di indagini la procura ha accertato che non erano veri. Gli stessi bambini avevano ammesso di averli inventati. Ma i magistrati avevano anche capito che dietro quelle bugie c'era una situazione familiare disastrosa. Uno dei minori aveva anche minacciato di buttarsi dalla finestra per le violenti liti tra i genitori. E in procura spiegano: "Sugli ex conviventi esistono tre procedimenti e un rinvio a giudizio per maltrattamenti psicologici nei confronti di minori. Il caso è da tempo all'attenzione del tribunale dei minori che il 28 febbraio deciderà sull'affidamento dei bambini chiesto dalla madre". (26 gennaio 2008)

Questo è un tema che sto affrontando al master ma che in fondo sentiamo spesso alla televisione o sui giornali, cioè quello delle false accuse di un partner verso l'altro durante le separazioni. Fa davvero male leggere che in alcuni casi si arrivi ad usare YouTube per far *pubblicità* ai propri interessi senza mai considerare il bene dei bambini... In fondo non c'è molto altro da dire, solo un piccolo spazio per questa cosa sul mio blog.

venerdì 25 gennaio 2008

Io sono leggenda


Trama:
Robert Neville è un brillante scienziato, che purtroppo non riesce a contenere il terribile virus irrefrenabile e incurabile creato dagli esseri umani. Per qualche strano motivo Neville ne è immune ed è l'ultimo uomo sopravvissuto in ciò che rimane di New York City e forse del mondo. Per tre anni, Neville invia giornalmente e instancabilmente messaggi radio, cercando disperatamente altri eventuali sopravvissuti che potrebbero essere là fuori. Ma non è solo. Le vittime mutanti dell'epidemia – gli Infetti – si aggirano tra le ombre spiando tutte le mosse di Neville aspettando che compia lo sbaglio fatale. Come ultima speranza per tutto il genere umano, Neville è guidato da un'unica missione: trovare il modo di contrastare gli effetti del virus usando il proprio sangue immune. Ma sa di essere in inferiorità numerica e di avere pochissimo tempo a disposizione.


Ormai un paio di settimane fa sono andata a vedere questo film al cinema (un piccolo e minuscolo inciso: al Bicocca Village non ci torno più... una cifra paurosa per vedere un film). Confesso che non sapevo un tubo di questo film, mi son convinta sapendo che c'era Will Smith :D E così arrivo in effetti senza pensieri preconcetti. Confesso che la prima metà del film, dove Neville è solo con il suo cane: Smith è mooolto bravo a rendere la situazione psicologica limite di non avere nessuno con cui parlare e dei *trucchi* che mette in atto per la sua sopravvivenza psicologica. Inoltre, sebbene so che è stata molto criticata, è ottima New York deserta e distrutta, che fa un effetto davvero particolare visto che siamo così abituati a vederla piena e caotica. Inoltre è da menzionare il magnifico cane.... Ma mi fermo qui. La seconda parte del film è molto *americana* nel senso che c'è una serie di scene di attacchi tra Neville e i mutanti dell'epidemia. Non continuo per non spoilerare.
Solo una nota: ho saputo che il libro in questione è molto diverso e da quel che mi hanno accennato mi interessa... ma ho imparato a non promettermi cose che non posso mantenere (vista la mia Wish List), così non dico altro...

rieccomi...

Ehila, non sono sparita... solo periodo mega-intenso :D e c'è da aggiungere "e meno male che siamo solamente all'inizio dell'anno" :| Ma devo anche dire che alcune cose un po' me le sono trascinata dietro dalle vacanze e così sono ancora lì, nell'elenco Cose da fare... che sembra non essere in grado di accorciarsi di qualche punto.
Ad ogni modo, pochissime letture (i miei due libri sono sul comodino ma vanno avanti a rilento anche se mi piaccioni), un film al cinema (su cui prometto un post presto) e zero cucina... Ok direi che i miei buoni propositi forse non fanno molta strada XD No, dai: scherzo... infondo non è nemmeno finito il primo mese dell'anno.
Però è arrivato, finalmente, l'ordine che avevo fatto ormai tre settimane fa, su IBS: c'era anche il mio regalo di Natale e cioè un mega libro, super caro, intitolato Psichiatria forense, criminologia ed etica psichiatrica a cura di Volterra. Non vedo l'ora di avere un minimo di tempo per poter iniziare a leggere questo e gli altri libri, tutti impegnativi e non di narrativa (sta volta è andata così...).

lunedì 14 gennaio 2008

Nuove layout

Questo è il nuovo layout super-mega cioccolatoso che la mia mitica sister ha realizzato per me.
Please: notate la frase che è mooolto azzeccata!!

Un abbraccio ciccina e un mega grazie pubblico (oltre che a quello che poi ci sarà in privato).

Aggiornamento: sono riuscita solamente oggi (25 gennaio) a sistemare anche i bannerini sulle Recensioni. E anche qui a chi altri devo dire grazie se non a lei, la mitica sister?

sabato 12 gennaio 2008

Ricette 2008

Oggi inaguriamo l'anno 2008 per le ricette e in questo post terrò traccia di quelle realizzate.

1- Zuppa di patate,aglio tostato e cipolle che ho preso dal blog Fiordizucca. Un gusto particolare che mi è piaciuto. Non adoro i crostini nelle zuppe, ma li ho preparati comunque per gli altri.





Guantanamo

Stavo guardando il sito di Repubblica.it e scopro, dato che nei TG non se ne è sentita notizia, che si è arrivati al 7° anniversario dell'apertura di Guantanamo. Qui le foto relative alle proteste organizzate dagli attivisti di Amnesty International davanti alle ambasciate USA in vari Stati.
Dal sito di Amnesty i dati relativi a Guantanamo:
Nei primi cinque anni di attività, a Guantánamo sono stati trasferiti 780 prigionieri, catturati in oltre 10 paesi diversi. Un’analisi condotta sui casi di circa 500 detenuti ha mostrato che soltanto il 5% di loro è stato preso direttamente dalle forze statunitensi; l’85% è stato catturato dalle forze dell’Alleanza del Nord in Pakistan e in Afghanistan e trasferito sotto custodia statunitense, spesso in cambio di qualche migliaio di dollari.
Alla fine del dicembre 2007, a fronte di circa 500 rilasci, 275 detenuti di 30 diverse nazionalità si trovavano ancora a Guantánamo senza accusa né processo.
Circa l’80% di questi prigionieri sono stati detenuti in isolamento nei Campi 5, 6 e nel Campo Echo. Il Campo 6, di più recente costruzione, è designato per ospitare 178 detenuti ed è l’area in cui le condizioni di detenzione sono più dure. I detenuti rimangono in isolamento per almeno 22 ore al giorno in celle individuali prive di finestre. Almeno quattro detenuti si sarebbero suicidati. Molti altri avrebbero tentato di togliersi la vita.
Soltanto uno dei detenuti di Guantánamo è stato condannato dalle commissioni militari. Nel marzo 2007 David Hicks, cittadino australiano, si è dichiarato colpevole di sostegno al terrorismo nell’ambito di un patteggiamento che prevedeva la fine della sua reclusione in custodia statunitense, già durata cinque anni, e il rientro in Australia, dove ha trascorso nove mesi di detenzione per poi essere scarcerato il 29 dicembre. Nel novembre 2007, tre detenuti sono stati incriminati per essere processati dalle commissioni militari.
Sul sito per firmare l'appello.

giovedì 10 gennaio 2008

Buoni propositi per il blog

Allora, quest'anno oltre i 50 libri per un anno, ho deciso di associarmi a mia sorella e al suo livejournal (qui il link) per un'altra challenge... che in realtà, più che challenge, è un tenere traccia, dai 50 film visto nel 2008. Io però faccio una piccol modifica a quanto da lei scritto: considererò film anche i telefilm con un'equazione del tipo 1 stagione = 1 film.
Inoltre ho deciso che farà un post per le ricette di cucina che proverò (così magari mi decido a provarle per davvero... mmmm), in modo da tenerne traccia e farvi sapere che cosa combino. Ok, la megalomania ogni tanto straborda XD Ma avevo anche voglia di cambiare un po' il target del mio blog, cioè non solo libri (sssh anche se mi sa che questi saranno comunque una parte importante).

domenica 6 gennaio 2008

Notizie 2007

Ieri giravo in rete leggendo le notizie e uno dei siti che controllo è quello di Corriere.it. Ho trovato questo articolo, uno spasso XD
LE NOTIZIE PIU' CURIOSE DEL 2007 (secondo la BBC)
1) Durante il lancio in orbita e le manovre di rientro a Terra gli astronauti indossano un pannolone. La notizia è stata rivelata quando l’astronauta Lisa Nowak ha usato un pannolone della Nasa per raggiungere più velocemente in auto la rivale in amore. Ecco, anche il lavoro più figo ha un lato... non così glamour.
2) Gli scimpanzé del Senegal utilizzano dei lunghi rami simili a vere e proprie lance per cacciare altri primati. È il risultato di uno studio che potrebbe avere importanti implicazioni riguardo l’evoluzione umana. Siamo simili agli scimpanzè del Senegal? Bè, per alcuni esemplari di esseri è mooolto evidente.
3) Il tè alla menta può aiutare le donne affette da irsutismo, rallentando la crescita di peli indesiderati su stomaco, seno e viso. È quanto emerge da uno studio compiuto da ricercatori turchi. E sulle gambe no? Ero già pronta a farmi litri e litri di thè verde...
4) La kryptonite che indebolisce Superman esiste davvero. Il nuovo minerale con le stesse caratteristiche descritte nel film Superman Returns è stato trovato in una miniera serba. La kryptonite? Ma ragazzi, ok tutto ma non si può continuare a credere a ciò che c'è scritto nei fumetti... e qualcuno gli ha anche dato i soldi!
5) Dal burro di arachidi si possono ricavare diamanti, semplicemente sottoponendolo a una pressione superiore a quella che si trova al centro della Terra. È quanto sostiene un professore dell’Università di Edinburgo. Sto andando a vedere se ho in casa del burro di arachidi... sai mai? mi faccio un paio di orecchini.
6) Un cane ha sparato ad un uomo impegnato in una battuta di caccia nello Iowa. Il quadrupede ha azionato per caso il grilletto del fucile che il cacciatore aveva posato a terra per raccogliere un fagiano ferito. Spero che il mio cane non impari a sparare anche lui ahahha!!
7) Gli indirizzi IP che identificano ogni computer in rete si esauriranno nel 2010. È quanto sostiene uno dei padri fondatori del web, Vint Cerf. La soluzione per evitare il collasso è l’utilizzo di un nuovo sistema di numerazione chiamato IPv6. Meno male che ci hanno pensato loro..
8) Utilizzare un accesso wireless ad Internet altrui può costare la prigione. È quanto è accaduto a un uomo arrestato in una strada londinese per essersi collegato senza permesso a una connessione Wi-fi privata. Mamma mia che permaloso....solo perchè ha usato un po' la tua connessione Wi-fi, uff!! Anche tu però, non lasciarla in giro XD
9) Le galline possono soffrire di depressione. È quanto è stato diagnosticato a un volatile inglese che ha perso una zampa. Per curarla la sua padrona ha speso 1800 sterline in parcelle del veterinario. Mi riciclo: farò la psicologa per le galline depresse ihihih!
10) Gli uomini con un timbro di voce più profondo hanno più figli di quelli con un timbro più acuto. È il risultato di una ricerca antropologica compiuta su alcuni abitanti della Tanzania. Il motivo sarebbe dovuto al fatto che le donne trovano la voce più bassa più attraente. Me lo scrivo per la prossima volta che mi capita di uscire con un bell'uomo: notare se ha voce acuta o profonda...

LE 5 NOTIZIE PIU' INUTILI
1) Osama Bin Laden è conosciuto dai suoi compagni jihadisti come Abu Abdullah.
2) La celebre attrice Zsa Zsa Gabor è la pro-pro-zia di Paris Hilton.
3) Il minuscolo invertebrato Adineta ricciae sopravvive da 80 milioni di anni grazie all’astinenza sessuale.
4) J. K. Rowling, autrice della saga di Harry Potter, ha rivelato che Albus Silente è gay.
5) I nomi presi in considerazione per il Compact Disc erano Mini Rack, MiniDisc e Compact Rack.
Queste 5 notizie sono quelle che di certo hanno avuto il peso maggiore. Ma perchè vengono scritte? C'è qualcuno a cui importa chi è la pro-pro-pro zia di Paris Hilton? Ma....

mercoledì 2 gennaio 2008

50 libri per un anno

Eccomi qua, primo post del 2008. L'anno nuovo non è iniziato molto bene, nel senso che qui siam stati tutti male-malino-malissimo (scegliete voi il grado, ce n'è per ogni gusto). Comunque, stando a casa e non riuscendo a fare molto per i malanni, ho fatto un po' di letture, sia online che di libri. No, tranquilli, non ho finito già un libro per l'anno nuovo...

Ho deciso di partecipare alla sfida (ok, sì lo so è l'ennesima ma che ci posso fare?) 50 libri per un anno. Dal sito che promuove l'iniziativa, Amazingi Readers:
Per il 2008 Amazing Readers lancia un'iniziativa che negli ambienti inglesi va molto "di moda": la sfida, cioè, di leggere 50 libri in un anno.
A partire dal 1 gennaio 2008 chi decide di partecipare potrà linkare questo post ad uno sui propri spazi o, per chi non avesse blog, sul nostro forum, in cui indica i 50 titoli prescelti per la sfida (o in alternativa, tiene traccia dei suoi progressi scegliendo il nuovo libro man mano che si va avanti). La sfida termina il 31 dicembre 2008. Naturalmente non succede nulla se uno non riesce a leggerli tutti :)
Come vedete, si tratta all'incirca di un libro a settimana. Se scegliete libri particolarmente lunghi, potete "accorparli" (ad esempio scegliere uno da oltre 1000 pagine e decidere che vale per 2, 3, 4 libri).
Gli iscritti ad anobii possono vedere nella propria libreria i propri progressi (nelle statistiche, vi indica quanti libri e quante pagine avete già letto). Volendo, possono anche taggare i titolo scelti con "sfida 50 libri in un anno" o una cosa simile.
Il forum e lo spazio discussioni su anobii, nonchè il blog con le sue recensioni, sono sempre aperti a chi volesse discutere dei libri letti, cercare suggerimenti o scambiarsi impressioni. In bocca al lupo a tutti e buon anno di lettura, quindi :)

Non sarà un gran problema credo mantenere il ritmo di 50 libri l'anno, visto che nel 2007 sono arrivata a quota 73 (grazie Anobii per tenere il conto, così non perdo tempo a farlo con la mia cara agenda) e l'anno prima a quote 63. L'aspetto stimolante per me è trovare gente che parli di libri, li legga e mi dia spunto per altre letture.
A questo link gli aggionamenti di tutti i partecipanti. Ovviamente io non ho già la lista dei libri, a parte l'ultimo che mi manca per La sfide dei libri non letti e i titoli inseriti in La sfida della Bibliografia. Per tutti gli altri, a mano a mano, aggiungerò i titoli a un post apposito.