giovedì 15 maggio 2008

Un paio di libri...

Oggi parliamo di libri.... ok, lo so. Dov'è la novità? Hihi!!
Ma andiamo con ordine che è da un po' che non aggiorno sulle mie letture (il tempo è così poco che mi son accorta che non avevo aggiornato correttamente nemmeno l'elenco dei libri per la sfida dei 50 libri...).

Dopo aver letto nel 2007 Le vene aperte dell'America Latina e aver gradito molto il modo di scrivere di Eduardo Galeano, mi son decisa a leggere il suo A testa in giù. Libro più recente dell'altro, scritto nel 1998, che affronta un tema mooolto pesante (a volte il libro è un vero e proprio pugno nello stomaco!) ma con una grafica e un modo di scrivere da manuale di scuola.
Nei paesi poveri della Terra i bambini, per imparare a vivere, devono frequentare la "scuola del mondo alla rovescia", dove apprendono che la povertà è il castigo per l'inefficienza, la disuguaglianza è una legge naturale, la realtà è quella che si vede in televisione e il crimine è nero, giallo mai bianco. La "scuola" prevede corsi di impotenza e rassegnazione, grazie ai quali gli oppressi imparano a subire la realtà e ad accettare passivamente il futuro per permettere ai dittatori di rimanere impuniti. Galeano completa, in questo volume, la storia raccontata in Le vene aperte dell'America Latina con una rappresentazione provocatoria del capitalismo. Raccogliendo una ricchissima serie di dati sulla situazione del Terzo Mondo e di casi tratti dalla cronaca più recente, l'autore va oltre il saggio-denuncia, con un sarcasmo che cela l'indignazione e costruisce un attacco al neoliberismo, "l'espressione più efficiente del crimine organizzato". E ammonisce i potenti: nelle stesse "scuole", allievi clandestini si impegnano nella rifondazione della democrazia, della solidarietà e della comunione con la natura.
L'autore riesce ad essere ironico parlando di cose che invece sono tristissime, realtà molto forti e di cui non vogliamo sentire nessuna responsabilità. Anche questo è un modo per non dimenticare, per portare testimonianza di quella parte del mondo che qui, nel mondo dei bianchi, pare spesso non esistere o esistere solamente quando capita qualche catastrofe eclatante. E per una volta, vedere come il Sud del mondo vede il Nord: cambiare prospettiva non può far che bene... ma è davvero un lavoro a cui siamo proprio poco o per nulla abituati.
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In seguito ho affrontato Collasso di Jared Diamond, l'autore di Armi, acciaio e malattie.
Il sottotitolo è "Come le società sclegono di morire o vivere" e, come anche nell'altro libro, l'autore affronta l'argomento con una visione globale. Passa dal Montana di oggi agli abitanti dell'Isola di Pasqua (un capitolo che ha catturato totalmente la mia attenzione per il fascino di questo società così isolata e lontana), dalla Groellandia ad Haiti, portando dati e ricostruzione degli eventi. Anche qui, una conoscenza ampia delle varie tecniche di indagine usate per capire il nostro passato (quante cose si possono imparare dai resti dei rifiuti di popolazioni ormai estinte!) raccontate in modo semplice e,a volte, come un enigma da risolvere.
Le deduzioni di Diamond, specialmente quelle finali, non sono forse super-originali (chi non lo sa che stiamo distruggendo la Terra?), ma è il modo non sensazionalistico in cui lo riporta con dati e comparazioni che da forza al libro. Nota critica: come molti americani che fanno divolgazione, ripete e ripete le stesse cose tante volte... il che alla lunga stanca dato che comunque l'argomento è importante e da seguire con attenzione.
Ora vorrei leggere il suo Perchè il sesso è divertente? ma credo che farò passare un po' di tempo....

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)