domenica 27 maggio 2007

GP di Montecarlo

Oggi il mitico GP di Montecarlo: chi come me ama la F1, si prepara davanti alla Tv per vedere la gara. E come ad ogni gara del calendario di F1, bisogna sorbirsi anche i commentatori di RaiSport... ma perchè mai?? Che cosa abbiamo fatto di male noi tifosi per subire questa punizione?
Allora, la prima e mitica è la (notiamo l'articolo prima del nome, in perfetto stile milanese) Stella Bruno: fa domande così inutili e interventi tanto insulsi che è comica! Ancora ricordo le facce di Schumy quando era lei a intervistarla: già capiva poco l'italiano, con lei non non comprendeva un tubo. Per non parlare di quando lei chiede la parola dai box, durante la gara, per informarci su qual è la bevanda dei meccanici della Ferrari... ma a chi importa?!
Poi ci sono i commentatori in cabina:
- il mitico ingegnere che sa tutto ed è super informato su ogni dettaglio riguardo a motore, carrozzeria, benzina e gomma... solo che se comincia con quelli, rischi di perdere cosa accade in pista.
- l'ex pilota Ferrari (ok, per la serie montiamoci un po' la testa dato che ha fatto un po' di test tipo vent'anni fa) che non si capisce cosa stia lì a fare. Nel senso che dopo aver dato le info tecniche sulla pista, più o meno il suo contributo è finito. Ed è magnifico quando dà le info anche su piste dove lui non ha mai guidato... le hanno costruite dopo che lui ha smesso!!
- il giornalista di RaiSport, quello che dovrebbe fare la vera e propria telecronaca del GP... ma di solito, dopo aver quasi perso le coronarie al momento della partenza, i gossip su mogli e fidanzate, si disperde a ciciarare con l'ex-pilota. E, come oggi, dice castronate, non si accorge dei colori di bandiera in pista, mi sa che prima o poi si perde anche la safety car... Se si sente solamente lui, pare un GP del tutto diverso.
- e poi l'inviato nel paddock e box (quello che fa le interviste insomma, non la Stella): con il suo magnifico zainetto, che si allunga col microfono per parlare con chiunque. Ma quanto è basso?!

ihihi dopo aver sparlato dei vari giornalisti della Formula 1, veniamo alla foto: è il nuovo pilota, Hamilton... il quale non ha bisogno di commenti né per la guida in pista, né per quanto è caruccio. Peccato solo che corra per la McLaren.... :(

Papaveri

Mentre qui pare arrivare un altro temporale (ho perso il conto in sti giorni... speriamo almeno che serva ad abbassare la temperatura!!), io mi diletto con le foto di fiori *_*
Oggi foto di papaveri: dà subito l'idea di primavera, caldo, prati in cui correre... saranno anni che non vedo un prato come questo. Da queste parti i papaveri stanno diventando davvero rari... solo qualche povero stelo, solo, ai bordi di qualche strada asfaltata.

..in portoghese si chiamano papoila, che tenero!

venerdì 25 maggio 2007

La sesta isola

Tre storie lontane ma parallele, destinate a convergere verso uno unico destino. Un pirata ed eretico del XVII secolo, un geniale ladro internazionale, un alto dirigente di una grande multinazionale. Cos'avranno in comune? Solo la fine del libro lo può svelare.
Perchè mi è piaciuto questo libro? Per un certo periodo non capivo le tre storie, avevo fatto varie ipotesi che poi si sono rivelate tutte sbagliate, ahimè... E questo crea confusione, aumentando così nel lettore la sua curiosità. Che, si sa, porta ad andare avanti a sfogliare le pagine. Un'amica (la posso chiamare così? Spero di sì. La nostra conoscenza è solo virtuale, ma abbiamo tantissime cose in comune e una di queste è il piacere di leggere autori sud-americani) ha dato una buona definizione di libri come questo, lei li chiama libri con la colla. E Chavarria riesce benissimo a tenere il lettore incollato alla storia.
Buona lettura!!

MASTER!!!!

Finalmente è arrivata la notizia:
MI HANNO PRESO AL MASTER e si comincia il 7 e 8 LUGLIO (ok, il weekend non è proprio il massimo: dato che già ora si muore di caldo, non si può quasi immaginare che temperature africane ci saranno a Luglio.... ). Non vedo l'ora!!!
Un nuovo pezzettino di vita, una nuova opportunità di studio (che mi piacesse studiare era chiaro..), ma anche un modo per un *futuro*-ma-non-troppo-lontano lavoro nell'ambito che vorrei davvero. Ora che comincio a comprendere cosa voglio fare da grande (...alla mia età) è bello sapere dove andare e di cominciare, ancora una volta, a lavorare e impegnarsi per quel sogno.

domenica 20 maggio 2007

Nuovo sito spettacolare

Ho appena modificato la struttura del mio blog: ho deciso di togliere l'elenco dei libri letti nel 2007 e di inserire, al suo posto, il badge di un nuovo sito... che sta diventando una specie di droga, ops!
Il sito è aNobii, in pratica permette di tenere traccia dei libri letti e di dare un voto, così come di creare una wishlist. Funziona un po' come Last.fm nel senso che crea le tue statistiche annuali ma fornisce anche consigli su libri simili a quelli da te inseriti, permettendo di conoscerne di nuovi in linea con i propri gusti (ok, sempre che riesca a capire almeno lui quali sono i miei gusti in fatto di libri).
Sono già a un buon punto per catalogare e inserire i lirbi letti: fatto 2007 e 2006, sono a metà del 2005. Poi ci sarà la wishlist... ihihi!

La libraia Jamila

La grande magia di Jamila la libraia che inventò il cinema "in movimento"

ROMA - Tutto è nato in uno scantinato di Marrakesh, nella zona universitaria. Nel retro polveroso della sua libreria Jamila Hassoune animava letture e discussioni circondata da studenti, scrittori, intellettuali e avventori di passaggio. Poi un giorno, all'inizio del '94, ha pensato che la magia di quelle chiacchierate potesse essere ripetuta anche dove qualcuno non aveva mai visto un libro. Ha messo romanzi, testi di storia e di biologia in uno scatolone, li ha caricati sulla sua auto, ha spinto l'acceleratore ed è partita verso i villaggi dell'Alto Atlante
La libraia di Marrakesh era diventata la pioniera del "sapere in movimento". "Non immaginavo allora che quel gesto solitario sarebbe stato imitato e sarebbe cresciuto fino a diventare una carovana", racconta.
Oggi il Marocco ospita un progetto di cultura itinerante a cui partecipano docenti universitari, attivisti politici, artisti, registi, medici, scrittori e ricercatori: animano incontri sui diritti umani, il Mudawana del 2004, il nuovo codice di famiglia che segna un passo in avanti verso la parità e il riconoscimento dei diritti della donna in Marocco, tengono seminari di letteratura
Quest'anno la carovana è diventata ancora più grande perché oltre ai libri porta nei villaggi anche il cinema. La "Karavan du livre au film" che fino alla fine di maggio viaggia nei villaggi intorno a Marrakesh è un progetto di Cinemovel e del Club du Livre et de Lecture finanziato anche dalla Cooperazione italiana. La carovana, che finirà il suo viaggio a Marrakesh alla fine del mese, porta nei villaggi anche dei classici come il cinema muto di Charlie Chaplin e "Rocco e i suoi fratelli" di Luchino Visconti. Non è solo la magia della proiezione, raccontano gli organizzatori, ogni film è un'occasione per coinvolgere un pezzo di società che non ha altri canali di accesso alle informazioni.
di Paola Coppola da repubblica.it

Un esempio di come la cultura possa arrivare ovunque, anche nel deserto...

martedì 15 maggio 2007

I figli della mezzanotte

Finito di leggere *I figli della mezzanotte* di Salman Rushdie.... un altro libro sull'India, scritto questa volta da un indiano.
"Il libro narra le vicende dei mille bambini nati il 15 agosto 1947, allo scoccare della mezzanotte: il momento, cioè, in cui l'India ha proclamato la propria indipendenza dall'Impero britannico. Tutti costoro posseggono doti straordinaree: forza erculea, capacità di diventare invisibili e di viaggiare nel tempo, bellezza soprannaturale. Ma nessuno è capace di penetrare nel cuore e nella mente degl uomini come Saleem Sinai, il protagonista che, ormai in punto di morte, racconta la propria tragicomica storia."
Questo è ciò che si trova sulla quarta di copertina, ma la storia è molto ma molto più di questo.
Come ogni storia indiana, mille personaggi e mille eventi. Tanto che a un certo punto, quando fa i riciami, quasi ti pare di aver messo da parte dei pezzi di narrazione. Ma l'autore li riprende spesso, anche nelle lunghe-ma-non-pesanti *liste di riepilogo*.
La magia e il verosimile sono presenti, come parte del mondo quotidiano (una cosa in comune non solo agli autori indiani di cui ho letto ma anche a molti autori sudamericani, primo tra tutti il mitico Amado!). In questo libro inoltre vengono amplificate tantissimo le coincidenze tra la vita del protagonista Saleem e la storia dell'India nel '900 (ecco, un bel ripasso-sguardo in questa parte della storia contemporanea che non fa male e che invece ci manca), spiegate con un suo particolare metro di giudizio.
Un aspetto che sempre mi affascina di questa letteratura e che Rushdie usa molto è l'uso delle sinestesie, specialmente nelle descrizioni di luoghi e persone, ma portate a un livello eccelso. *_*
Due nei: il carattere e la bordatura della pagina dell'edizione Oscar Mondadori, troppo piccolo e troppo fitto. Ho fatto tanta fatica a leggerlo proprio per questo motivo. E poi, dato che il libro l'ho preso in biblioteca, le scritture e le sottolineature a matita: ma perchè?!

domenica 13 maggio 2007

Fiera del Libro :)

E ieri gitona alla Fiera Internazionale del Libro a Torino!
Allora: per prima cosa un GRANDE GRAZIE per la bella giornata trascorsa alle persone che erano con me :)
Giornata lunga e stancante (se ci mettiamo pure l'aver perso il treno di ritorno per una strana concezione del *servizio navetta* e così arrivo a casa alle 21:30... ), ma davvero piacevole. Già l'essere in un posto grande come la Fiera di Torino può essere pieno di libri... come si fa a resistere? E in effetti non ho resistito molto: son stata brava (e sono orgogliosa di me!), non comprando nulla fino alle 14. Ma poi sono tornata a casa con ben 5 libri. Invoco però le attenuanti del caso: uno è un libro di lavoro/studio, 2 sono libri in portoghese e dato che sono impossibili da trovare, ho dovuto approfittarne.
Come sempre il programma della Fiera è super-ricco. Non siamo andati a nessuno degli incontri, ma essendo in tanti e con gusti così diversi, era difficilino riuscirci. Ho sentito un po' di straforo Sandra Cisneros (e qui mi devo tirare delle botte in testa: perchè non ricordo i nomi degli autori!!! non mi ero accorta che c'era leggendo il programma perchè non avevo collegato il suo nome a un paio di titoli a cui faccio il filo da un po'... ) che parlava, anche in spagnolo *_*, all'interno di LinguaMadre.
Tutti gli editori presenti, stand da enormi a minuscoli, ma ricchi di libri. L'unica cosa che latitava un po' erano le famose "offerte fiera": non riesco a capire questa cosa, un po' di sconto avrebbe sicuramente invogliato molti a comprare più libri, io sarei stata la prima. Invece solo qualche mosca bianca aveva degli sconti, per il resto valeva il prezzo di copertina.

Ottima giornata *_* ci voleva proprio!

venerdì 11 maggio 2007

Venti di Erasmus


Ecco.... proprio in questi giorni si celebrano i 20 anni del Progetto Erasmus :) e come non ricordare questa cosa sul mio blog? Impossibile...

Come rispondere a chi ti chiede cos'è l'Erasmus? Non c'è una risposta unica e chiara, come fai a dire in poche frasi se non parole 11 mesi della tua vita?! Ci sono molte cose che per me sono Erasmus, ma non è così per tutti... Ho visto *compagni di Erasmus* vivere questa occasione ed esperienza in molti modi, belli o brutti, utili o di puro svago,... ma anche questo è l'Erasmus: confronto con gli altri, con studenti come te ma non solo, che vivono in altri posti.

Un aspetto che molti non-Erasmus non colgono è come questa esperienza rimane dentro. Ok, due miei compagni di Erasmus si sono sposati (lui cileno, lei polacca... matrimonio magnifico in Cile: ci avevano anche invitato, ma causa lontananza era un po' impossibile andarci).
Non è facile dire che cosa è rimasto, ma ci posso provare:
-la conoscenza (che decade piano piano però) di una lingua, il portoghese, che mi fa impazzire per il suono, la dolcezza, la vicinanza con altre lingue come lo spagnolo ma anche l'arabo
-la conoscenza di pezzi interi di Storia che mi mancavano: la grande potenza dell'Impero portoghese, l'epoca delle conquiste, la storia delle Colonie ed Ex-colonie,... aprire la mente a una narrazione differente dei fatti: dà tantissimo, fa ripensare a come noi vediamo l'Italia e il nostro mondo
- l'avvicinarmi alla vasta cultura del Sud e Centro America: mi si è aperto un mondo che mi affascina tantissimo, che voglio appronfondire ma che vorrei un giorno (Speriamo non troppo in là) di poter andare a visitare questi posti
- gli amici, portoghesi e da mezzo mondo, che mi sono rimasti. Vero che col passare del tempo i contatti diminuiscono, gli impegni e la vita in generale occupano tempo ed è impossibile rimanere legati come prima. Ma anche quella mail ogni tanto, un paio di minuti in Messenger o gli auguri al compleanno fanno più che piacere.
- comprendere chi sono i veri amici in *patria* e chi non lo è... la lontananza ha rafforzato alcune amicizie e indebolito quelle che non avevano buone basi.
- il sapere che ce la puoi fare da sola, che sei forte abbastanza per organizzare-gestire gli imprevisti così come le cose quotidiane *_* se riesci a farti capire in una banca straniera senza quasi sapere la lingua e aprire davvero un conto, bè cosa ti può fermare nella vita? ihih
- non essere così chiusa e timida: ho imparato, per necessità, a rivolgermi alla gente senza problemi, a chiedere, informarmi, ma anche solo a chiaccherare con la gente in generale
... bè, l'elenco può andare avanti ancora molto, ma è meglio smettere qui (*l'ordine è puramente casuale, è così come i pensieri mi son venuti in mente).

Questo post per *ricordare* l'Erasmus e i suoi 20 anni!

martedì 8 maggio 2007

Volontariato...

Il volontariato impegna? Sì, moltissimo. Non solo il "tempo fisico" che si spende per farlo, ma anche il tempo collegato ad esso per le varie attività legate all'associazione. Inoltre ci sono le *energie psichiche*.... perchè scrivo questo? Perchè ieri sera sono andata alla supervisione dell'associazione di volontariato dove vado da due anni (già?! non pare...ma è già passato tutto questo tempo!). E come sempre, le supervisioni sono lunghe (ieri sera 2h e mezza) ma soprattitto stancanti. Stancano sì, ma in un modo positivo: senti il caso portato e poi, pain piano, vedi come il ragionarci insieme, il parlare, tirare fuori emozioni e sensazioni, etc ti porta a una visione differente della situazione. Ok, la psicoterapeuta che ci fa la supervisione è super-brava e dà sempre spunti interessantissimi per pensare e riflettere. Non solo: si vede il mettersi in gioco, la possibilità di farsi e fare domande, di vedere le persone e i loro problemi sotto altri punti di vista di volontarie che operano lì da un decennio. Insomma, non dare nulla per scontato ed essere aperte.... cose non da poco, che a volte sono difficili. Ma che se le fai entrare nel tuo modo di "vedere il mondo", riesci a vederne di più :)

sabato 5 maggio 2007

Gocce di pioggia

Ieri, ma non solo, giornata di super pioggia.
Pioggia che batte di continuo sui vetri, sull'asfalto, sulle foglie verdi degli alberi e sui fiori che ormai ci eravamo abituati a vedere riempire di colore prati e viali. Gocce grosse, che cadono veloci, con forza, fitte e continue.

E mi son venute in mente le parole di una canzone in portoghese (credo che la cantante sia brasiliana ma non ne sono sicura):

Quando a chuva passar
Quando o tempo abrir
Abra a janela e veja: eu sou o sol
Eu sou céu e mar
Eu sou céu e fim
E o meu amor é imensidão

Trad:
quando la pioggia passa
quando il tempo si apre
apri la finestra e guarda: io sono il sole
io sono cielo e mare
io sono ciele e fine
e il mio amore è immensità.

**E dopo aver scritto questo scopro, grazie a un mio contatto MSN (ex erasmus in portogallo anche lui) che la cantante è brasiliana, si chiama IVETE SANGALO e ora ho la canzone :D