martedì 24 giugno 2008

Premio brillante weblog 2008

Ecco, per la prima volta mi hanno nominata per un premio... e quindi ecco qui il post come da *regolamento*.
Sono stata nominata da alhcim81 che ringrazia tanto per questo :D
Il premio Brillante Weblog 2008 è attribuito a quei blog che si sono distinti per i contenuti o per l'estetica, con l'intento di promuoverli e incoraggiarne la diffusione virtuale.

Le regole sono queste:
1. Chi viene "nominato" deve scrivere un post sull'argomento, citando l'autore della nomina e indicando il link del suo blog.
2. Nominare a propria volta almeno 7 blog, indicandone nell'articolo i link e avvisando i loro gestori del premio.
3. Esibire, ma questo è facoltativo, il profilo-foto di chi ha nominato e di chi è stato nominato.

Ecco le mie nomine:
Dimmi, cosa leggi?
The Cottage
::Mediamente isterica::

Duccio Blog
17laura

sempre Hermione Ginny
Amazing Readers

domenica 22 giugno 2008

Prigioniera a Teheran

Come avevo scritto al ritorno dalla Fiera del Libro, volevo leggere Prigioniera a Teheran dopo aver assistito alla sua presentazione con l'autrice. Qui, in pochissime parole, ciò di cui tratta:
Due anni, due mesi e dodici giorni nella prigione di Evin. Giorni, mesi, anni scanditi dalla violenza, dall'umiliazione, dalla paura e dalla morte. Fino a una nuova nascita. La storia di Marina, giovane studentessa incarcerata a Teheran nel terzo anno di regime del-Payatollah Khomeini. Una storia di odio e dannazione, ma anche di amore e di resurrezione, dove il bene e il male finiscono col confondersi, per testimoniare la follia di tutte le tirannie.
****Contiene spoiler****
Devo dire che insieme a Leggere Lolita a Teheran questo libro riesce a farci entrare, anche se sempre in maniera relativa, nella vita quotidiana di una dittatura come quella iraniana. I due libri possono essere in qualche modo complementari. Infatti la Nemat ci fa conoscere la realtà della prigione femminile, un luogo normalmente poco conosciuto nella democrazia, e praticamente taciuto (ancor più della prigione maschile) in caso di dittature.
La descrizione che l'autrice fa del suo periodo in carcere è comunque delicata: molte cose sono appena accennate e si comprendono per intuizione, creando così un libro che è in grado di raccontare la tortura senza essere eccessivamente pesante e di impatto per il lettore.
A chi è abituato a pensare la famiglia come protettiva, accudente e rassicurante, farà forse fatica ad identificarsi con i genitori di Marina Nemat, che non mostrano comprensione e a volte sembra nemmeno interesse per quanto le sia accaduto. Ma come lei stessa ha ben spiegato: la dittatura entra anche nelle relazioni familiari e nessuno vuole realmente sapere cosa è accaduto, in modo da non *doverci fare i conti realmente*.
Devo dire che mi sono dovuta un po' documentare al di fuori del racconto per comprendere certi episodi: molti eventi sono relativi alla mia prima infanzia, possibile che siano così distanti, così poco conosciuti? (ok, una certa dose di ignoranza mia e solo mia ce la metto anche...).

venerdì 20 giugno 2008

Estate 2008

Questo è il piano per l'estate 2008: alla fine ce l'ho fatta, ho programmato le tappe e sono riuscita a prenotare gli ostelli e i mezzi di trasporto principali (grazie renfe.es, mooolto più comprensibile del sito di Trenitalita!!). Sono un po' di città, é vero ma quest'anno è all'insegna del movimento :)



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