Ho finito di leggere "Centro di igiene mentale" di Cristicchi: un bel libro, a volte non di facilissima lettura dato che è quasi scritto come un diario, i discorsi iniziano e finiscono non si sa dove... Grande l'esperienza che lui stesso ha fatto e le domande che si è posto, così come il viaggio attraverso gli ex-manicomi italiani. Anche le foto che corredano il libro son toccanti.... danno un senso di vuoto, solitudine, vite spezzate,...
Alcune frasi che mi hanno colpito e che ho sottolineato (arg, la matita sul libro: sacrilegio!!):
- "I Matti sono così, come bambini. Sono sensibili, veri e puri. E nessuno può affermare il contrario. Ma, come i bambini, sono pure indifesi. Non hanno barriere e per questo sono più fragili... Anzi, certe volte sono "meravogliosamente" fragili."
- "è strano il caso di quelli che sentono le voci o di chi ha le visioni. Ci sono persone che dicono di vedere la Madonna e sono onorate e trattate come santi, rispettati e riveriti per quel privilegio concesso loro dal cielo. Mentre altre persone, per gli stessi motivi, vengono rinchiuse nelle cliniche psichiatriche. Non so che ne penserebbero a questo punto i credenti se i santi che essi stessi venerano venissero definiti "schizofrenici" per le loro visioni mistiche e per i miracoli cui dicono di avere assistito. Non si possono avere due pesi e due misure: o sono tutti santi o sono tutti matti." (pensiero di raniero, ospite di un CIM).
- una giovane psicologa dice a Cristicchi: "la prima vera lezione sul mio lavoro: sono un essere umano, e in quanto tale posso sbagliare, ma abbandonare una persona che ha fiducia in te solo per paura di non farcela è il più grande errore che si possa commettere."
- "il Matto è che, seppure liberato dalle mura e dai letti di contenzione, rimane comunque imprigionato da un muro invisibile costituito dall'indifferenza e dallo stigma sociale."