2 libri
Allora, anche se con un incredibile ritardo, ecco il mio commento su un paio di libri che ho letto ultimamente:
Dalia Nera di Ellroy James
Ho preso in mano questo libro dopo che me ne ha parlato mia sorella. Io avevo letto qualche anno fa un altro libro di questo autore (L.A. Confidential) e non mi era piaciuto per nulla, tanto da accantonare del tutto questo scrittore. Ma dato che mia sorella pareva entusiasta, ho decido di provarci. Bene, devo dire che ne valeva la pena! La Dalia Nera è veramenete vissuta anche se la sua storia è differente rispetto a quanto raccontato nel libro (per saperne di più: http://it.wikipedia.org/wiki/Elizabeth_Short).
Trama (da IBS):
C'è anche un film di DePalma tratto dal libro, non ne ho letto molto bene.. ma lo voglio vedere le stesso.
I santi innocenti di Claudio Camarca
L'autore è un giornalista e in questo libro presenta un qualcosa che forse può essere definito inchiesta giornalistica. In pratica riesce ad entrare nel super-chiuso mondo dei pedofili per raccontarcelo. Devo dire che da una parte il libro mi ha deluso: forse pensavo in qualcosa di più approfondito nel senso che li cerca, vuole entrarci in contatto ma non è mai chiaro lo scopo di tutto ciò. L'autore andrà in Romania e poi in Brasile per incontrare i bambini che si vendono (si vendono... detto così pare una loro volontà, cosa che invece non è) e forse per incontrare o vedere dei pedofili. Incontrerà sì i bambini e qualche pedofilo, ci parla poco e fa davvero fatica... E qui forse è la parte *più bella* (prendiamo queste parole con le pinze): la difficoltà emotiva di questa persona a vedere, leggere e scriversi con persone pedofile. Si deve mettere al loro livello, pensare come loro, scrivere come loro e raccontare loro storie che possano attirarli, guardare le foto e i video per avvicinarsi al loro mondo. E questo lavoro mentale lo porta a stare davvero male, a mettersi in dubbio, a bere un sacco di birra e a far fatica nei rapporti con la sua famiglia. La parte umana del giornalista tocca davvero, è reale e si sente. Ma il resto del libro lascia, a mio avviso, un po' a desiderare....
Dalia Nera di Ellroy James
Ho preso in mano questo libro dopo che me ne ha parlato mia sorella. Io avevo letto qualche anno fa un altro libro di questo autore (L.A. Confidential) e non mi era piaciuto per nulla, tanto da accantonare del tutto questo scrittore. Ma dato che mia sorella pareva entusiasta, ho decido di provarci. Bene, devo dire che ne valeva la pena! La Dalia Nera è veramenete vissuta anche se la sua storia è differente rispetto a quanto raccontato nel libro (per saperne di più: http://it.wikipedia.org/wiki/Elizabeth_Short).
Trama (da IBS):
Non si muovono certo in un mondo di illusioni Lee e Dwight, poliziotti, pugili, amici. Eppure il pericolo più grave per loro non arriva dalla folla di relitti umani e delinquenti che li circondano, né dalla violenza e dalla corruzione di Los Angeles, né da Kay, la donna di cui entrambi sono innamorati. È un orrido delitto a sconvolgere per sempre la loro vita: il massacro di Elizabeth Short, la "Dalia Nera", ragazza leggera, allegra, imprudente, prostituta a tempo perso. Una delle tante vittime consenzienti dello show business e soprattutto di sé stessa. E quando Lee scompare misteriosamente, per Dwight le indagini si trasformano in una tremenda ossessione.La scrittura è vivida, ti trascina nella violenza, nell'orrore dei dettagli e nel turbinio di persone e personaggi che si affollano in questa vicenda. Personaggi non semplici, ma davvero complicati e che si fa fatica a volte a capire; ma reali e completi (non sono finti, ma persone vere con tutte le loro mille facce). Magnifica l'ambientazione di Los Angeles di quegli anni, con la polizia che sta più dalla parte dei ladri che da quella delle guardie... Ed Ellroy che lo racconta e in questo modo denuncia, ma senza fare la morale a nessuno. Solo dopo aver letto il libro ho letto che l'ha scritto nell'87: da non crederci perchè mentre lo si legge, pare di essere nei rotocalchi degli anni '40.I colpi di scena sono numerosi e se lo scrittore non fosse così bravo sarebbero troppi: lui invece riesce a gestirli tutti senza essere pesante né non credibile.
C'è anche un film di DePalma tratto dal libro, non ne ho letto molto bene.. ma lo voglio vedere le stesso.
I santi innocenti di Claudio Camarca
L'autore è un giornalista e in questo libro presenta un qualcosa che forse può essere definito inchiesta giornalistica. In pratica riesce ad entrare nel super-chiuso mondo dei pedofili per raccontarcelo. Devo dire che da una parte il libro mi ha deluso: forse pensavo in qualcosa di più approfondito nel senso che li cerca, vuole entrarci in contatto ma non è mai chiaro lo scopo di tutto ciò. L'autore andrà in Romania e poi in Brasile per incontrare i bambini che si vendono (si vendono... detto così pare una loro volontà, cosa che invece non è) e forse per incontrare o vedere dei pedofili. Incontrerà sì i bambini e qualche pedofilo, ci parla poco e fa davvero fatica... E qui forse è la parte *più bella* (prendiamo queste parole con le pinze): la difficoltà emotiva di questa persona a vedere, leggere e scriversi con persone pedofile. Si deve mettere al loro livello, pensare come loro, scrivere come loro e raccontare loro storie che possano attirarli, guardare le foto e i video per avvicinarsi al loro mondo. E questo lavoro mentale lo porta a stare davvero male, a mettersi in dubbio, a bere un sacco di birra e a far fatica nei rapporti con la sua famiglia. La parte umana del giornalista tocca davvero, è reale e si sente. Ma il resto del libro lascia, a mio avviso, un po' a desiderare....
3 commenti:
Nonostante mi piacciano i libri di Camarca (ne ho letto più di uno), anche a me lasciano qualcosa di 'insoddisfatto' alla fine della lettura del libro...boh!
forse il prezzo? :-)
Magari fosse il prezzo ;)...è altro, che mi ha lasciato anche la lettura di "Un uomo perbene" sempre di Camarca...
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