Buon compleanno :)
Ebbene sì, è il mio compleanno!!!
Ma più che altro vorrei ringraziare tutti quelli che mi hanno fatto gli auguri, che si son ricordati del mio compleanno e che mi hanno davvero scritto parole bellissime: un forte abbraccio!!
una frase per questa sera:
Non devi adoperarti perché gli avvenimenti seguano il tuo desiderio, ma desiderarli così come avvengono, e la tua vita scorrerà serena.(Epitteto)
Queste le parole della canzone che ha vinto il Festival: finalmente una canzone che ha anche un senso "sociale", che riesce a parlare della malattia mentale e lo fa con dolcezza e discrezione.
Cercando in rete le lyric ho anche scoperto che Simone Cristicchi ha anche scritto un libro su questa sua esperienza: ora son curiosa di trovarlo e leggerlo :)
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
Mi chiamo Antonio e sono matto
Sono nato nel ’54 e vivo qui da quando ero bambino
Credevo di parlare col demonio
Così mi hanno chiuso quarant’anni dentro a un manicomio
Ti scrivo questa lettera perché non so parlare
Perdona la calligrafia da prima elementare
E mi stupisco se provo ancora un’emozione
Ma la colpa è della mano che non smette di tremare
Io sono come un pianoforte con un tasto rotto
L’accordo dissonante di un’orchestra di ubriachi
E giorno e notte si assomigliano
Nella poca luce che trafigge i vetri opachi
Me la faccio ancora sotto perché ho paura
Per la società dei sani siamo sempre stati spazzatura
Puzza di piscio e segatura
Questa è malattia mentale e non esiste cura
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
I matti sono punti di domanda senza frase
Migliaia di astronavi che non tornano alla base
Sono dei pupazzi stesi ad asciugare al sole
I matti sono apostoli di un Dio che non li vuole
Mi fabbrico la neve col polistirolo
La mia patologia è che son rimasto solo
Ora prendete un telescopio… misurate le distanze
E guardate tra me e voi… chi è più pericoloso?
Dentro ai padiglioni ci amavamo di nascosto
Ritagliando un angolo che fosse solo il nostro
Ricordo i pochi istanti in cui ci sentivamo vivi
Non come le cartelle cliniche stipate negli archivi
Dei miei ricordi sarai l’ultimo a sfumare
Eri come un angelo legato ad un termosifone
Nonostante tutto io ti aspetto ancora
E se chiudo gli occhi sento la tua mano che mi sfiora
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
Mi chiamo Antonio e sto sul tetto
Cara Margherita son vent’anni che ti aspetto
I matti siamo noi quando nessuno ci capisce
Quando pure il tuo migliore amico ti tradisce
Ti lascio questa lettera, adesso devo andare
Perdona la calligrafia da prima elementare
E ti stupisci che io provi ancora un’emozione?
Sorprenditi di nuovo perché Antonio sa volare
Tra ieri sera e stamattina ho finito di leggere "Fiore del deserto" di Waris Dirie: un libro che racconta la sua storia, dall'infanzia in Somalia alla carriera di modella nelle capitali della moda mondiali. E della sua lotta contro le mutilazioni genitali femminili.
In Asia e in Australia si fa strada la pizza direttamente dal distributore automatico; molto simile a quello per le sigarette o le bibite. Il suo nome è "Wonder Pizza Italy", lo slogan invece "Best italian Pizza". Il marchingegno, grande come un frigorifero è stato progettato a Torino. Ci sono voluti sette anni per realizzare la macchina e oltre 10 milioni di dollari per la progettazione e per lancio, secondo il sito della compagnia di Volvera con sede a Payneham South nel sud dell'Australia. In soli 90 secondi (ordinazione compresa) verrà sfornata una pizza (di 23 centimetri di diametro), senza che nessun pizzaiolo (o altri) ci metta mano. Una macchinetta può contenere fino a 102 pizze e la scelta è (per ora) tra tre differenti tipi (Margherita, Supreme e Hawaii). Il prodotto viene tostato elettronicamente e non viene usata la tecnica del microonde, assicurano i progettisti. Il costo è di cinque dollari per pizza.