martedì 12 giugno 2007

La cattedrale del mare

Barcellona, XIV secolo. Nel cuore dell'umile quartiere della Ribera gli occhi curiosi del piccolo Arnau sono catturati dalle maestose mura di una grande chiesa in costruzione. Un incontro decisivo, poiché la storia di Santa Maria del Mar sarà il cardine delle tormentate vicende della sua esistenza.
Figlio di un servo fuggiasco, nella capitale catalana Arnau trova rifugio e quella sospirata libertà che a tutt'oggi incarna lo spirito di Barcellona, all'epoca in pieno fermento: i vecchi istituti feudali sono al tramonto e mercanti e banchieri in ascesa, sempre più influenti nel determinare le sorti della città, impegnata in aspre battaglie per il controllo dei mari. Intanto l'azione, dell'Inquisizione minaccia la già non facile convivenza fra cristiani, musulmani ed ebrei...

Questo è un indizio della storia raccontata da Falcones.

Molti hanno paragonato questo libro a "I pilastri della Terra" di Ken Follett e, devo confessarlo, questo accostamento mi ha davvero incuriosito, portandomi a cercare il libro e far crescere in me la voglia di leggerlo.
Ora l'ho letto... e che dire? Un libro che si legge, che scorre in molte parti ma che in alcune risulta più pesantino (vedi le varie scaramucce tra principi, nobili vari e anche lotte con Genova e la Sardegna che compaiono ogni tanto, ma spesso a mio avviso sono slegate dalle vere vicende del romanzo). I personaggi sono davvero tanti, forse un po' troppi: nel senso che, a parte Arnau che viene ben descritto e costruito, altre figure sebbene importanti sono solamente delineate a grandi linee (ad esempio Mar o Elionor, due donne fondamentali e contrapposte nella storia ma che risultano solamente a sprazzi e sempre/solo come riflesso di ciò che accade ad Arnau).
Le vicende che Falcones introduce sono davvero molte: gli ebrei e i pregiudizi contro di essi, come erano considerate le donne nel Medioevo, la divisione in classi per *legge divina*, la Santa Inquisizione, il commercio e le banche,... Interessanti, spesso sconosciuti (per lo meno a me, ammetto l'ignoranza) come i bastaixos, cioè gli scaricatori di navi del porto di Barcellona, ma quasi mai davvero approfonditi e sviscerati.
Nota positiva: Falcones rende viva la città di Barcellona medievale, con la vita e le persone, i ruomori, gli odori e le usanze dell'epoca. E così per la Cattedrale del mare del titolo.

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