martedì 4 agosto 2009

Ebano

"Sebbene duri già da tanti anni non mi risulta che qualcuno abbia tentato di scriverne la storia. In Europa a ogni guerra sono dedicati scaffali di libri, di archivi zeppi di documenti, sale speciali nei musei. In Africa non esiste niente del genere. Per lunga e grande che sia, qui la guerra sprofonda rapidamente nel dimenticatoio. Il giorno dopo le sue tracce sono già sparite: bisogna seppellire i morti, costruire nuove capanne al posto di quelle bruciate.
Documenti? Non ce ne sono mai stati. Non esistono ordini scritti, mappe militari, codici, volantini, appelli, giornali, corrispondenza. Qui non vie l'usanza di scrivere ricordi e di tenere diari (anche per la mancanza cronica di carta). Non esiste la tradizione di narrare per iscritto la storia. E chi dovrebbe farlo? Non c'è nessuno che si dedichi a raccogliere ricordi e materiale per i musei, non ci sono archivisti, storici, archeologi. Qui la storia si manifesta all'improvviso, piomba come un deus ex machina, raccoglie la sua messe cruente, miete le sue vittime e sparisce senza lasciare tracce. Chi è? Perchè ha gettato proprio addosso a noi il suo dannato incantesimo? Non è bene pensare a queste cose. Meglio lasciar perdere."

Kapuscinski

sabato 17 gennaio 2009

Raduno bloggers bibliofili

Anche se con immenso ritardo, arrivo anche io a scrivere qualcosina del Raduno dei bloggers bloggers bibliofili di Milano con: Franco (uskaralis07), Eleonora (Lafantasianata), Valeria (IsabelleTostin), Valentina (Cooman), Paola mia cugina e Patrizia (PattuBruce) che ha magnificamente organizzato il tutto.
All'inizio forse un attimo di imbarazzo, ma dopo la foto di rito e la discesa alla Feltrinelli di Duomo, i clima si è sicuramente disteso e abbiamo cominciato a parlare, ovviamente di libri!!! Il tempo è volato, i titoli e gli autori citati son stati tantissimi.... e anche gli acquisti sono stati consistenti :D Io ne ho approfittato davvero, ho comprato un sacco di cose che avevo un wishlist da molto. E non ho nemmeno trovaot tutto!
Patrizia è stata bravissima a organizzare, ma anche a prepararci una sorpresina: non me l'aspettavo, troppo dolce *_*
Dobbiamo replicare senza dubbio, magari ritagliandoci un po' più di tempo.

domenica 4 gennaio 2009

The Millionaire































Venerdì sera al cinema ho visto The Millionaire, film a cui ho fatto il filo per tutto dicembre e che pensavo di aver ormai perso nelle sale. E invece sono riuscita ad andare a vederlo.

Ottima impressione, storia dura ma molto ben raccontata anche grazie ai colori straoridnari e a una colonna sonora che mischia musica tradizionale indiana e pop commerciale, accompagnandoci durante tutto il film.
Ma a parte il commento positivo che posso dare a questo film che andava sicuramente maggiormente pubblicizzato, devo dire che sono rmasta piacevolmente colpita dal rendermi conto che conoscevo la storia. Infatti il film è tratto da "Le dodici domande" di Wika Swarup che ho letto nel 2005, cioè prima del mio *perido India* ma che già allora mi era piaciuto (gli avevo già dato 4 stelline!).

Nuova sfida

Anno nuovo... e quindi buoni propositi. E visto poi come sono andati male quelli del 2008, non c'è da volare molto in alto. Ma ci proviamo comunque :)
Poco tempo fa avevo scritto che non avrei partecipato più a sfide, ed eccomi qui a retificare. Ho deciso di partecipare solamente ad una che è simile a quella dello scorso anno "50 libri per un anno" quindi in totale libertà. Si chiama Lettori extralarge ed ogni partecipante indica il proprio obiettivo. Il mio quest'anno sarà 80 libri.
Ci sarà anche un blog dove seguire tutti i progressi dei vari partecipanti, e siamo già più di 70. Già temo i titoli che riuscirò così a conoscere...ahi ahi! Ecco il link: sfida.

Complotto contro l'America

Avevo già letto, qualche anno fa ormai, il suo Pastorale Americana, un libro che mi ha catturato e nn ho mai ben capito cosa mi avesse realmente attirato così tanto. Certo è che la scrittura di Roth era particolare, curata ma semplice. Quindi era normale che prima o poi avrei letto un altro suo libro. La scelta di questo titolo, Complotto contro l'America, è arrivata dopo aver letto varie recensioni positive, tra cui quella di Pattybruce (qui).
La trama si basa su un semplice *se*: se il nazista Charles A. Lindbergh fosse stato eletto Presidente degli Stati Uniti nel 1940, e poi da lì si svilupp la storia. Il tutto è raccontato da un piccolo Philip Roth di 8 anni, bambino ebreo di Newark. Confermo in toto la mia prima impressione sul linguaggio usato dallo scrittore, anzi in questo libro Roth è davvero capace di rendere quello di un bambino e anche di rendere il suo particolare punto divista, la sua capacità di vedere e comprendere il mondo. La trama è resa così bene che anche io, come altri lettori, mi sono trovata a chiedermi cosa era reale e cosa fantasia.
Roth riesce inoltre a descrivere una situazione di continua angoscia, paura che qualcosa accada, il sospetto che si insinua tra le persone, senza che mai qualcosa di così grande, spaventoso ed evidente accada.
In conclusione, un gran libro da leggere di sicuro.
La copertina era d'obbligo.... perchè è un pugno allo stomaco l francobollo americano con la svastica.